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Top 14 / Pro D2 – Salary Cap: il report che prende di mira le buste paga

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Martedì la NRL presenterà ai presidenti dei club un rapporto sui risultati del tetto salariale. Un incontro dove si discuterà del suo declino, ma…

La convocazione è prevista per martedì alle ore 11, in una delle sale dello stadio Matmut di Gerland. I presidenti di Top 14 e Pro D2 sono quindi invitati a discutere e, se possibile, a raggiungere un accordo prima del comitato direttivo della LNR e della sua assemblea generale finanziaria prevista per il giorno successivo. Il tema centrale di questo incontro? La “regolamentazione dell'importo del tetto salariale”, come previsto all'inizio nell'ordine del giorno che i futuri partecipanti hanno ricevuto e che abbiamo ottenuto. Il padrone di casa? Il presidente di Lou, Yann Roubert, che si ritiene abbia intenzione di candidarsi alla presidenza dell'istituzione il prossimo marzo. Secondo le nostre informazioni, al tavolo dovrebbero esserci due grandi assenti: Pierre-Yves Revol e Didier Lacroix, che hanno già chiesto scusa, presi da altri impegni.

Lorenzetti troppo solo davanti?

Sarà infatti presente il presidente del Racing 92, Jacky Lorenzetti. Dovrebbe cercare di convincere i suoi omologhi della fondatezza della sua richiesta di riduzione del “Salary Cap”. Dalla stagione 2022-2023, il suo massimale principale è di 10,7 milioni di euro. E questo normalmente fino alla fine della stagione 2026-2027.
Secondo il rapporto annuale Salary Cap, prodotto dalla società Nexia S & A, società di revisione e contabilità e che abbiamo potuto consultare, i club beneficiano di crediti aggiuntivi per i giocatori messi a disposizione delle squadre francesi a 7 (bonus di 100.000 euro per selezionato) e al XV (200.000 euro per giocatore).
La battaglia di Lorenzetti è lungi dall'essere vinta. In primo luogo perché la stragrande maggioranza dei club della Top 14 “consuma” già il massimo autorizzato. Chiaramente, sono già al tetto massimo autorizzato delle loro buste paga e per abbassare il tetto salariale dovrebbero “ridimensionarsi” con il rischio di essere meno efficienti di fronte alla concorrenza inglese. Per la scorsa stagione (2023-2024), quella attualmente sotto controllo e analisi, sono già otto e utilizzano il 95% delle risorse autorizzate. E secondo il rapporto, “i club più lontani dal tetto complessivo continuano ad avvicinarsi ad esso”.

Una correlazione tra buste paga e risultati sportivi

Secondo le nostre informazioni, il dibattito dovrebbe piuttosto concentrarsi sulla limitazione dei famosi “crediti”. Ne beneficiano 13 club su 14. Nel 2022-2023 un club ha avuto crediti aggiuntivi per +1,9 milioni di euro a causa della concentrazione delle selezioni. Per la stagione in corso tale importo verrà superato. Tuttavia, il rapporto dimostra anche una chiara correlazione tra buste paga e risultati sportivi. Così, quando una squadra che gioca in casa ha una busta paga di 3 milioni di euro superiore a quella della squadra ospite, ha quasi il 90% di possibilità di vincere, sempre secondo lo studio che sarà presentato martedì e relativo ai risultati dalla Stagione 2014-2015.

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