L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato lunedì che un team umanitario è riuscito a visitare uno dei pochi ospedali funzionanti nel nord della Striscia di Gaza, trovando lì condizioni “spaventose”.
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L’ospedale Kamal Adwan si trova a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, dove da diverse settimane l’esercito israeliano conduce operazioni militari il cui obiettivo, secondo quanto riferito, è impedire il raggruppamento dei combattenti di Hamas.
Il capo dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato a X che, dopo diversi tentativi, una squadra è riuscita ad accedere al sito “due giorni fa, tra ostilità ed esplosioni vicino all’ospedale”.
La squadra, ha detto, “ha consegnato 5.000 litri di carburante, cibo e medicine e ha trasferito tre pazienti e sei infermieri ad Al-Chifa”, il principale ospedale della Striscia di Gaza.
“Le condizioni nell’ospedale sono semplicemente spaventose”, ha denunciato, spiegando in particolare che “i recenti attacchi hanno ulteriormente danneggiato l’approvvigionamento di ossigeno, i generatori e hanno rotto le finestre e le porte delle stanze dei pazienti”.
Una missione dell’OMS è riuscita ad accedere all’ospedale il 30 novembre, dopo settimane di tentativi infruttuosi, fornendo aiuti tramite una squadra di emergenza internazionale composta da chirurghi e altri specialisti. Ma hanno dovuto fuggire il 6 dicembre per motivi di sicurezza.
“Non c’è più personale specializzato per l’assistenza chirurgica e materna nell’ospedale”, ha scritto Tedros Adhanom Ghebreyesus.
“Chiediamo la tutela dell’assistenza sanitaria e la fine di questo inferno! Cessate il fuoco!”, ha ripetuto.
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