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56, poi 300 e infine 135 vittime secondo le ONG che accusano il CNRD

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In seguito alla tragedia nazionale avvenuta domenica 1 dicembre allo Stade du 3 Avril di N’zérékoré, in Guinea è stato dichiarato un lutto nazionale di tre giorni. Se inizialmente il governo aveva annunciato, lunedì 2 dicembre, 56 morti e diversi feriti, il Consiglio Superiore della Diaspora Forestale (CSDF), parla di 300 vittime. Questo martedì 3 dicembre 2024, il Collettivo delle organizzazioni per i diritti umani della Guinea Forestale ha annunciato circa 135 vittime, principalmente bambini sotto i 18 anni, ha indicato il giornalista Facely Konaté sulla sua pagina X (ex Twitter).

Il suddetto Collettivo afferma di aver raccolto informazioni presso l’ospedale regionale di N’zérékoré, tra i tifosi presenti allo stadio, tra i leader del quartiere (riguardo alle sepolture nei cimiteri), nelle moschee e nelle chiese e tra i genitori delle vittime.

Così, questa organizzazione, composta in particolare dall’Organizzazione guineana per la difesa dei diritti umani (OGDH), Avocats sans frontières (ASF) e Stessi diritti per tutti (MDT), punta il dito, tra l’altro, contro un cattivo arbitrato, la preoccupazione delle forze di difesa e di sicurezza di proteggere le autorità amministrative e non i cittadini allo sbando, e l’uso eccessivo di gas lacrimogeni in spazi chiusi.

A questo proposito accusa il CNRD di essere uno dei responsabili della tragedia avvenuta domenica. Secondo le organizzazioni per i diritti umani della Guinea Forestale, “l’Alleanza dei Giovani Leader Forestali, in complicità con il CNRD [la junte au pouvoir]che ha fornito supporto tecnico e finanziario per l’organizzazione di questo torneo”, è responsabile di quanto accaduto.

Così continua il comunicato stampa del collettivo delle Organizzazioni per la Difesa dei Diritti Umani, regione di N’Zérékoré: “Secondo le informazioni raccolte presso l’ospedale regionale di N’Zérékoré, dai tifosi presenti allo stadio, i leader del quartiere che agiscono sulle sepolture nei cimiteri nella giornata di lunedì 2 dicembre 2024, nelle moschee e nelle chiese, con i parenti delle vittime e sulla stampa locale, oggi si contano circa 135 persone, tra cui principalmente bambini di età inferiore ai 18 anni, morti allo stadio 3 aprile di N’Zérékoré.

Durante questo evento ci furono anche diversi feriti e altro ancora
50 persone scomparse, ingenti danni materiali.

Le cause di questa tragedia sono tra le altre:

Il malcontento dei tifosi per il lancio di pietre in seguito a
cattivo arbitraggio;
La preoccupazione delle forze di difesa e di sicurezza di proteggere
autorità amministrative e non cittadini allo sbando e
uso eccessivo di gas lacrimogeni in uno spazio chiuso
⁃ Le auto delle autorità amministrative e degli altri utenti che ne hanno
colpire i cittadini in cerca di sicurezza…
Gli spintoni, lo scalarsi dei muri da parte dei tifosi che
cercavano di salvare le loro vite e sfortunatamente le hanno perse;
La scarsa sicurezza dello stadio da parte delle forze di difesa e sicurezza
sicurezza e l’ostruzione del cancello dello stadio da parte dei veicoli del
forze di difesa e di sicurezza.

L’elevato numero di tifosi oltre la capienza dello stadio.

Alla luce di tutti questi risultati, riteniamo responsabile l’Alleanza
giovani leader forestali in complicità con il CNRD, che ha provveduto
il suo supporto tecnico e finanziario per l’organizzazione di questo torneo che
hanno perso molte delle nostre famiglie e sono state portate via nel pieno della vita da molte di loro
i nostri figli e nipoti.

Noi organizzazioni per i diritti umani, della regione di
N’Zérékoré, chiediamoci:

1- L’arresto immediato degli organizzatori di questo torneo in conformità con le disposizioni del codice penale.

2- Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di primo grado di N’Zérékoré di aprire o far aprire senza indugio un’indagine giudiziaria contro gli organizzatori di questo torneo e i loro complici, per determinare le loro responsabilità e che siano giudicati in giudizio conformità con la legge.

3- I genitori delle vittime si organizzano in un’associazione di vittime
dallo stadio del 3 aprile, per sporgere denuncia contro i principali autori e i loro complici davanti alle competenti istituzioni giudiziarie a livello nazionale e internazionale.

4- Alle popolazioni di N’Zérékoré, invitiamole alla calma e
mantenuti affinché sia ​​fatta giustizia e si crei coesione sociale
essere mantenuto.

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