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Fusione di comuni, bilinguismo…: la supernota di Van den Brandt fa arrabbiare il PS: “un ritorno al passato di 20 anni”, “Groen serve la zuppa alla N-VA”

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Per il sindaco uscente di Evere e deputato federale Ridouane Chahid questa supernota è semplicemente insopportabile. “La supernota istituzionale di Elke Van den Brandt è fatta su misura per la N-VA, il che significa che di fatto ci esclude”spiega il socialista. “Negli ultimi vent’anni il PS, partito guida, era riuscito a superare le divisioni comunitarie e a rasserenare i rapporti istituzionali a Bruxelles: si parlava di liste bilingui, di una Regione a sé stante che in modo autonomo e indipendente determinasse la propria politica, soprattutto nei confronti partiti nazionali. Oggi è un flashback di 20 anni. È il ritorno della comunità come prerequisito. Da troppo tempo la comunità avvelena la vita politica e relega in secondo piano le preoccupazioni quotidiane dei cittadini. Groen ha quindi deciso di servire la zuppa al N-VA”continua.

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Quindi prevedendo che “la N-VA nel governo di Bruxelles significa paralisi e messa sotto il controllo della Regione di Bruxelles. Al PS non dimentichiamo e non perdoniamo gli eccessi di Théo Francken o Jan Jambon e i loro legami con l’estrema destra. Siamo sorpresi di vedere gli ambientalisti cadere nella trappola nazionalista. Le convergenze a destra si mostrano sul piano socio-economico: 0% costruzione di alloggi sociali ma 100% tassa chilometrica. E alla fine a pagare sono le classi lavoratrici”.

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