Jack Smith ha chiesto ai due giudici incaricati di questi casi di archiviare i loro procedimenti, sulla base del fatto che Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti.
Due procedimenti legali svaniscono presto per Donald Trump. Il procuratore speciale che sta indagando sul caso contro il presidente eletto, per i suoi tentativi di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 e per la questione dei documenti riservati, ha raccomandato questo lunedì, 25 novembre, in due mozioni separate, l'azione penale in queste due casi.
Dalla sua elezione il 5 novembre, Donald Trump sembrava certo di sfuggire a queste due procedure, per aver tentato illegalmente di invertire i risultati delle elezioni del 2020 vinte da Joe Biden e per aver nascosto documenti riservati dopo la sua partenza dalla Casa Bianca. L’ex presidente e ora presidente eletto, accusato di aver tentato di rimanere al potere nonostante la sua sconfitta nel 2020, è in particolare accusato di “complotto contro le istituzioni americane” E“Attacco al diritto di voto” elettori.
Jack Smith rispetta così una politica adottata più di cinquant'anni fa dal Dipartimento di Giustizia americano, che consiste nel non perseguire penalmente un presidente in carica. Sebbene lo sia il caso di un candidato perseguito penalmente e poi eletto presidente “senza precedenti”, il dipartimento ha concluso durante le deliberazioni con l'ufficio del procuratore speciale che questa politica “si applica a questa situazione”, ha spiegato Jack Smith nella sua richiesta al giudice Tanya Chutkan, che sta indagando sul caso Capitol.
I procedimenti giudiziari riguardanti il Campidoglio potrebbero essere ripresi alla fine del mandato
Jack Smith ha fatto lo stesso, scrivendo al giudice federale Aileen Cannon, che sta portando avanti il caso di trattenuta di documenti riservati. Trump è stato accusato di aver compromesso la sicurezza nazionale conservando documenti, inclusi piani militari e informazioni sulle armi nucleari, nella sua residenza privata dopo la fine del suo mandato, invece di consegnarli agli archivi nazionali.
Nella vicenda Capitol, Jack Smith chiede la fine dei procedimenti, senza pregiudicare il corso degli eventi, lasciando aperta la possibilità che possano essere rilanciati alla fine del mandato di Donald Trump. La procura speciale aveva già intrapreso questa strada ottenendo dal giudice, pochi giorni dopo il voto del 5 novembre conclusosi con la vittoria del candidato repubblicano, la cancellazione di tutte le scadenze previste dal calendario di questo caso.
Queste decisioni “pone fine ai casi federali incostituzionali contro il presidente Trump e costituisce una grande vittoria per lo stato di diritto”, ha applaudito il direttore delle comunicazioni di Trump, Steven Cheung, in una dichiarazione. Tornato alla Casa Bianca, Donald Trump potrebbe nominare un nuovo ministro della Giustizia che licenzierebbe Jack Smith o semplicemente ordinare al suo Dipartimento di Giustizia di ritirare le accuse contro di lui.
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