Come il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro e i membri del governo hanno dichiarato il loro patrimonio. Tuttavia, se la legge impone trasparenza al capo dello Stato, tutela gli altri funzionari garantendo loro una certa riservatezza. Ofnac giustifica tale discrezionalità con i limiti fissati dalla normativa vigente.
La controversia sulle dichiarazioni patrimoniali, specchi rivelatori delle fortune degli alti funzionari all’entrata e all’uscita dall’incarico, rimane un tema caldo, sia nell’opinione pubblica che nei misteri dello Stato. Se ne è discusso ieri martedì nel corso di un seminario organizzato dall’Ufficio nazionale per la lotta contro la frode e la corruzione (Ofnac) in collaborazione con Amnesty International Senegal. Questo seminario, dedicato alla prevenzione e alla lotta contro la corruzione, ha evidenziato in particolare un intervento significativo di Doudou Wade, ex parlamentare.
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Con parole incisive, Doudou Wade ha denunciato quella che considera un’incoerenza nella legislazione attuale. Secondo lui è paradossale esigere che il Presidente della Repubblica renda pubblica la sua dichiarazione dei beni tutelando quelli del Primo Ministro e dei ministri. “Il Presidente della Repubblica fa la sua dichiarazione patrimoniale al Consiglio Costituzionale, che è tenuto a renderla pubblica. Come possiamo, in questo contesto, proteggere il Primo Ministro e i suoi ministri? Questo non ha senso”, ha detto, e le sue parole risuonano come un appello alla coerenza e alla trasparenza.
Questo seminario di alta qualità ha consentito inoltre all’Ofnac di sollevare il velo sulle recenti modifiche alle leggi che regolano le sue missioni e la dichiarazione dei beni. Serigne Bassirou Guèye, presidente dell’Ofnac, ha presieduto la cerimonia di apertura, sottolineando l’obiettivo di questi adeguamenti legislativi: ampliare il campo di applicazione delle leggi, rafforzare i meccanismi di controllo e, soprattutto, iniettare un’ulteriore trasparenza della dose nel sistema. Ma, se la questione dell’accessibilità dei dati del patrimonio suscita ancora passioni, l’Ofnac fa scrupoloso riferimento ai limiti posti dalla normativa vigente. Infatti, durante la riunione del 21 marzo 2014, l’Assemblea nazionale ha adottato la legge n. 2014-17, promulgata poco dopo, il 2 aprile 2014, dal Capo dello Stato. Tale testo, relativo alla dichiarazione patrimoniale, stabilisce i termini: “Il Presidente dell’Assemblea Nazionale, il Primo Questore dell’Assemblea Nazionale, il Primo Ministro, i ministri, il presidente del Consiglio Economico, Sociale e Ambientale (Cese ), tutti gli amministratori del credito, gli ordinatori delle entrate e delle spese, nonché i contabili pubblici che effettuano operazioni relative ad un ammontare annuo superiore o uguale a un miliardo di franchi CFA”, devono conformarsi ad essa entro tre mesi dalla loro nomina.
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Ofnac come difensore del quadro giuridico esistente
In questa spinta alla trasparenza, la signora Aminatou Diop, capo della divisione di ricezione ed elaborazione delle dichiarazioni patrimoniali dell’Ofnac, conferma che il Primo Ministro e tutti i membri del governo hanno rispettato i loro obblighi in questo settore. Anche alcuni direttori generali hanno seguito l’esempio, dimostrando un impegno morale e giuridico nella ricerca di una governance esemplare: “Fino ad oggi, il Primo Ministro e tutti i membri del governo hanno fatto la loro dichiarazione patrimoniale. Ma l’Ofnac non ha le prerogative per rendere pubblico il contenuto delle dichiarazioni patrimoniali, sia all’ingresso che all’uscita di un soggetto passivo”, ha chiarito.
Un punto di vista condiviso da Babacar Ba, vicepresidente dell’Ofnac, che si pone come difensore del quadro giuridico esistente. Insiste sul fatto che l’istituzione non può eccedere il suo campo d’azione. “Oggi i testi non consentono all’Ofnac di rendere pubblici i dati contenuti nelle dichiarazioni patrimoniali. Tuttavia, è tutta una questione di advocacy. Se i senegalesi riterranno necessario procedere verso la pubblicazione di questi dati, bisognerà modificare la legge”, sottolinea, aprendo così una lacuna nel dibattito.
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Per Babacar Ba l’uguaglianza di responsabilità tra le alte personalità pubbliche resta ovvia: “Chi può fare di più, può fare di meno. La legge che impone al Presidente della Repubblica di rendere pubblici i dati della sua dichiarazione patrimoniale potrebbe applicarsi altrettanto facilmente ad altri membri del governo. »
Il Senegal, fedele ai suoi impegni internazionali e in applicazione della legge n. 2012-22 del 27 dicembre 2012 relativa al Codice di trasparenza nella gestione delle finanze pubbliche, aveva adottato la legge n. 2014-17 del 2 aprile 2014 sulla dichiarazione dei beni. Per rafforzare ulteriormente l’adeguatezza tra i testi e le realtà contemporanee, quest’ultima si è recentemente evoluta: la legge n. 2024-07 del 9 febbraio 2024 è stata modificata, ribadendo la volontà di adeguare l’Ofnac ai suoi tempi e alle sue sfide.
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