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Rapporto schiacciante della LFI-NFP contro Emmanuel Macron

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Un controverso rapporto redatto dal gruppo parlamentare La insoumise-Nouveau Front Populaire (LFI-NFP) accusa il presidente Emmanuel Macron di preoccupanti tendenze autoritarie dall’inizio del suo mandato sotto la Quinta Repubblica.

Questo documento, dell’opposizione di sinistra, critica duramente la politica del presidente dal 2017. Mette in luce un’eccessiva concentrazione di potere all’interno dell’esecutivo, denunciando l’adozione di 24 leggi che limitano le libertà fondamentali. Tra queste, la cosiddetta legge “separatismo” è accusata di stigmatizzare le associazioni, in particolare quelle religiose, imponendo un rigido “contratto di impegno repubblicano”.

Il rapporto denuncia anche misure come la legge sulla “sicurezza globale” e l’uso della videosorveglianza algoritmica, vedendovi un rischio significativo di sorveglianza di massa.

Per quanto riguarda l’uso dell’articolo 49.3 della Costituzione, il testo LFI-NFP ne critica l’uso sistematico per aggirare il Parlamento, come nel caso della riforma delle pensioni. Questo processo è descritto come un “colpo di stato democratico”, utilizzato nonostante la significativa opposizione pubblica.

Il rapporto denuncia una repressione ritenuta sproporzionata dei movimenti sociali, evocando la violenza della polizia osservata durante le manifestazioni dei Gilet Gialli e contro la riforma delle pensioni. Le pratiche repressive della polizia, in particolare quelle della BRAV-M, sono fortemente criticate.

Un intero capitolo è dedicato all’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, visti come un test a grandezza naturale per la sorveglianza di massa. L’uso di tecnologie come droni e telecamere intelligenti non viene presentato come temporaneo, ma come possibile permanenza nel sistema di sicurezza generale.

Il rapporto esamina anche le elezioni legislative anticipate del giugno 2024, indette dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Macron, presumibilmente finalizzate ad un “colpo di stato politico”. Nonostante queste elezioni abbiano visto la vittoria del Nuovo Fronte Popolare, Macron avrebbe rifiutato di nominare un Primo Ministro del gruppo di maggioranza, rompendo così con i principi democratici tradizionali, secondo il testo.

L’opposizione ha inoltre criticato il mantenimento del governo del governo dimissionario durante questo periodo di transizione, caratterizzato dalla pubblicazione di numerosi decreti e ordinanze oltre ogni ragionevolezza.

Di fronte a quella che chiamano “monarchia presidenziale”, LFI-NFP chiede una riforma radicale delle istituzioni per rafforzare la sovranità popolare. Questa iniziativa prevede la convocazione di un’Assemblea Costituente per redigere una nuova Costituzione che limiti i poteri presidenziali.

Il rapporto, per quanto critico, vuole anche essere espressione della determinata opposizione della sinistra, le cui reazioni del governo e del presidente Emmanuel Macron non sono ancora state rivelate.

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