Per migliorare l’accesso all’aborto, il Quebec prevede di implementare nuovi punti di servizio e rendere la pillola abortiva più accessibile.
Inserito alle 10:33
“Ovunque nel mondo assistiamo a un declino dei diritti delle donne”, ha dichiarato lunedì mattina in una conferenza stampa la ministra delle Relazioni Internazionali e della Francofonia e ministra responsabile della Condizione della Donna, Martine Biron.
Sostenendo che “nulla è scontato” e che “dobbiamo essere sempre vigili”, ha presentato il suo Piano d’azione del governo sull’accesso all’aborto 2024-2027, strutturato attorno a quattro assi: facilitare l’accesso all’aborto nelle regioni, combattere la disinformazione, rafforzare informazioni sulla contraccezione e promuovere la ricerca.
La prima parte del piano mira a migliorare l’accesso all’aborto. Per raggiungere questo obiettivo, il Quebec desidera sostenere lo sviluppo di nuovi punti di servizi di interruzione di gravidanza, in particolare nella regione della Capitale-Nationale. Attualmente i ritardi possono arrivare fino a 5 settimane, sottolinea MMe Biron.
La pillola abortiva “sottoutilizzata”.
Un altro aspetto del piano mira a rendere la pillola abortiva più accessibile, implementando un servizio di telemedicina per facilitarne l’accesso in tutto il Quebec e consentirne la prescrizione da parte di un maggior numero di operatori sanitari.
“Vediamo, secondo le statistiche, che è poco conosciuto e decisamente sottoutilizzato in Quebec”, afferma M.Me Biron. Sottolinea che in Quebec il 17% degli aborti avviene con la pillola abortiva, contro il 72% in Francia e il 32% in Ontario.
Il Quebec vuole anche sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della libera scelta e rafforzare i finanziamenti ai gruppi pro-choice per sostenere meglio le donne e combattere la disinformazione. Il ministro Biron ricorda che in questo momento “in Quebec sono attivi gruppi anti-scelta”.
Affrontare le lacune
Martine Biron ha annunciato nella primavera del 2023 la sua intenzione di presentare un disegno di legge per tutelare il “sacro” diritto all’aborto. L’Ordine degli avvocati del Quebec ha espresso riserve, ritenendo che questa iniziativa rischierebbe di aprire alcune lacune.
La ministra alla fine ha abbandonato il suo desiderio di legiferare, annunciando invece la sua intenzione di colmare le “lacune” nell’accesso all’aborto, in particolare in alcune regioni fuori dalla Grande Montreal, dove il numero di cliniche abortive è più limitato.
Nella primavera del 2023 è stato istituito un comitato interministeriale per proporre azioni da attuare per migliorare tale accesso.
Vari eventi hanno alimentato le preoccupazioni sull’accesso all’aborto. Nel 2022, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato Roe v. Wade, che dal 1973 garantiva il diritto costituzionale all’aborto. Questa decisione ora consente agli Stati di vietarlo o limitarlo. “Ha creato molta incertezza”, ha detto il ministro Biron.
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