Un agente della RATP è stato incriminato sabato per violenza intenzionale dopo che un giovane di 19 anni, sbilanciato durante un intervento degli agenti di sicurezza, è caduto ed è stato colpito giovedì da un RER, ha riferito all'AFP la procura di Nanterre.
Il gip ha messo l'agente “nell'esame del conteggio di violenza volontaria seguita da inabilità superiore a 8 giorni aggravata dalla circostanza che i fatti sono stati commessi da una persona incaricata di una missione di servizio pubblico e in un luogo destinato all'accesso ad un mezzo di trasporto collettivo di passeggeri”, precisa il pubblico ministero.
Inizialmente l'indagine era stata aperta per tentato omicidio ma i fatti sono stati riclassificati “Tenere conto delle cause della caduta quali la videosorveglianza e i testimoni interrogati hanno permesso di considerarle in questa fase, senza considerare il dolo omicida”, specifica l'accusa.
Resta da determinare la “natura volontaria” dell’azione
L'agente è stato posto sotto controllo giudiziario con interdizione professionale e le indagini proseguiranno “per determinare più precisamente le circostanze dell'azione e la natura volontaria o meno della stessa”.
La caduta del giovane è avvenuta giovedì intorno alle 13:30 alla stazione di Nanterre Université. Ciò ha portato al suo ricovero in ospedale e ha causato “lesioni gravi”, secondo l'accusa.
Il direttore della RATP Jean Castex aveva chiesto l'immediata apertura di un'indagine interna “in collaborazione e trasparenza con le associazioni di rappresentanza degli utenti che siedono nel consiglio direttivo della RATP”.
Il sindaco di Nanterre Raphaël Adam, da parte sua, ha dichiarato in un comunicato stampa di aver parlato con i genitori della vittima, “un giovane di 19 anni di Nanter”, in ordine al loro “per esprimere il proprio sostegno e quello della città” fasso a “questa terribile prova”.
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