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l'Agenzia europea per i medicinali approva un trattamento tanto atteso per alcuni pazienti

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Di Le Figaro con AFP

Pubblicato
3 ore fa,

aggiornato alle 18:44

Un uomo affetto dal morbo di Alzheimer (foto illustrativa).
JEFF PACHOUD/AFP

Il trattamento, commercializzato con il nome Leqembi, è ora raccomandato dall'EMA per i pazienti che non hanno ancora raggiunto uno stadio avanzato della malattia.

L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato giovedì per alcuni pazienti un trattamento tanto atteso destinato a ridurre il declino cognitivo nelle persone affette da malattia di Alzheimer, dopo averlo inizialmente bloccato a luglio. Il trattamento, commercializzato con il nome Leqembi, è ora raccomandato dall'EMA per i pazienti che non hanno ancora raggiunto uno stadio avanzato della malattia, ha affermato l'ente regolatore.

“Dopo aver esaminato il suo parere iniziale, il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA ha raccomandato di concedere l'autorizzazione all'immissione in commercio a Leqembi (lecanemab) per il trattamento del deterioramento cognitivo lieve (disturbi del linguaggio, della memoria e del pensiero) o della demenza lieve dovuta all'Alzheimer malattia (morbo di Alzheimer iniziale)”e questo per determinati gruppi di pazienti, ha spiegato l'EMA.

“Una revisione ha concluso che i benefici superano i rischi in una popolazione di pazienti limitata”ha aggiunto. A luglio l’EMA si è pronunciata contro la commercializzazione di Leqembi nell’UE, ritenendo che l’effetto osservato del trattamento non superasse il rischio di gravi effetti collaterali, inclusa una potenziale emorragia cerebrale.

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Decenni di ricerca

Leqembi, sviluppato dal laboratorio farmaceutico giapponese Eisai con il produttore americano Biogen, è stato autorizzato nel gennaio 2023 negli Stati Uniti per i pazienti che non avevano raggiunto uno stadio avanzato della malattia. Viene commercializzato anche in Giappone e Cina. L'autorità britannica di regolamentazione dei farmaci ha approvato questo trattamento lo scorso agosto.

Nonostante decenni di ricerca, gli scienziati finora non sono riusciti a ottenere una vera svolta nella lotta contro la malattia di Alzheimer, che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo. La causa esatta di questa malattia rimane poco conosciuta. L'osservazione del cervello dei pazienti, tuttavia, mostra la presenza di placche amiloidi, che si formano attorno ai loro neuroni e alla fine li distruggono. Questo è ciò che causa la perdita di memoria caratteristica della malattia. Nelle fasi successive, i pazienti non possono più svolgere attività quotidiane o conversare. Secondo studi clinici, il trattamento Leqembi, somministrato per via endovenosa una volta ogni due settimane, può ridurre queste placche amiloidi.

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