Da Guédiawaye, in piena campagna elettorale, è intervenuto Ousmane Sonko per chiarire la sua posizione riguardo al nazionalismo. “Volevo discutere con voi, attivisti, dell’ideologia chiamata nazionalismo”, ha dichiarato. “Questa ideologia, se portata all’estremo, causa più danni che benefici a un Paese. Non siamo nazionalisti, siamo patrioti. Dobbiamo distinguere tra nazionalismo e patriottismo. Il patriottismo non esclude nessuno. Il Senegal è un paese di apertura e tolleranza, non un paese di ostracismo che accusa gli stranieri di essere la causa di tutti i problemi, senza nemmeno basarsi sui fatti. »
Sonko ha ricordato anche i commenti discriminatori rivolti ad alcune comunità: “Chi sostiene che i nostri problemi provengano dai guineani o dai libanesi si sbaglia. Quando sono uscito dal carcere avevo già chiesto di fermare questi discorsi. Alcuni dicevano che Amadou Ba non era senegalese ma guineano. Ho detto loro che Amadou Ba è effettivamente senegalese: è nato qui, ha studiato qui, ha lavorato qui e ha svolto funzioni al servizio di questo Paese. È un senegalese astuto, forse, ma pur sempre un senegalese. Quanto a chi parla di “presenza di stranieri” qui, non sa nemmeno quanti senegalesi vivono fuori dai nostri confini. »
Ricordiamo che Tahirou Sarr, candidato del Movimento Nazionalista, ha fatto discorsi controversi, in particolare riguardo alla presenza di stranieri in Senegal, in particolare delle comunità guineana e libanese. Il suo programma prevede una serie di misure restrittive: un permesso di soggiorno obbligatorio per tutti gli stranieri.
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