La parte “entrate” del bilancio è stata sottoposta oggi al voto dei deputati. La sua adozione è stata incerta, soprattutto a causa della disapprovazione degli eletti della “base comune”.
I deputati hanno respinto l'aspetto delle entrate della legge finanziaria per il 2025, tappa fondamentale per l'equilibrio finanziario della Francia con 362 voti contrari e 192 favorevoli. Questo voto avviene ogni autunno quando il Parlamento esamina il bilancio dello Stato (PLF) e quello della Previdenza Sociale (PLFSS), ciascuno diviso in sezioni “entrate” e “spese”. Martedì i deputati si sono espressi sul versante delle entrate del PLF.
Di fronte al crescente deficit pubblico, il primo ministro Michel Barnier ha presentato un bilancio di austerità che mirava a risparmiare 60 miliardi di euro rispetto al 2024. Questo progetto iniziale si concentrava su una riduzione della spesa pubblica accompagnata da un aumento delle ricette. In particolare, prevedeva un aumento temporaneo della tassazione che colpiva sia le famiglie che le imprese.
Un testo iniziale profondamente rivisto
Ma questo testo è stato profondamente rivisto nel corso dei dibattiti parlamentari. I partiti politici, come il PFN e il Raggruppamento Nazionale, hanno introdotto numerosi emendamenti, trasformando il bilancio iniziale in un progetto più vicino alle proposte della sinistra.
Durante le discussioni sono state quindi mantenute alcune misure, come le sovrattasse sui redditi alti e grandi azienderafforzato dai deputati, nonché dal tassazione dei riacquisti di azioni proprie E biglietti aerei. Sono state integrate altre aggiunte, come ad esempio una tassa sul superdividendi di grandi gruppi e un rafforzamento della tassa Gafam sui giganti digitali. Tuttavia, alcuni aumenti fiscali, in particolare su elettricità e l'aumento della sanzione ecologica sui veicoli, sono stati abbandonati. L'equilibrio iniziale del testo si è quindi notevolmente evoluto.
L'Eco Duel: Budget, il pallone degli irresponsabili – 12/11
Bocciato il testo dai deputati, i senatori esamineranno il bilancio partendo dalla versione iniziale del governo. L’esame del progetto di bilancio in prima lettura deve concludersi entro 40 giorni secondo la Costituzione (cioè entro il 21 novembre). In caso di impasse, il governo potrebbe essere costretto a ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione.
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