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L’IBEX 35 perde di vista gli 11.500 punti e tiene gli occhi puntati sull’inflazione americana

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L’indice azionario spagnolo IBEX 35 ha aperto martedì in ribasso dopo aver chiuso il giorno prima a 11.600 punti, in una giornata in cui il principale catalizzatore sarà l’indagine ZEW sulla fiducia nell’economia tedesca.

I trader monitoreranno anche i dati sull’inflazione statunitense che verranno pubblicati mercoledì per vedere come influenzeranno le aspettative del mercato per un taglio alla riunione di dicembre della Fed.

Poiché le politiche di Trump sono considerate inflazionistiche, la Fed potrebbe essere costretta a rallentare il suo ciclo di riduzione.

Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i mercati riflettono una probabilità del 69% di un taglio della Fed di 25 punti base, in aumento rispetto all’80% di una settimana fa.

Per ora, il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato che le elezioni non influenzeranno la politica monetaria della Fed “nel breve termine”, ma si prevede che i policymaker monetari forniranno ulteriori indizi sul futuro del ciclo durante la riunione del 17 e 18 dicembre.

Martedì Bitcoin ha continuato a salire e si è avvicinato ai 90.000 dollari nella speranza di una minore regolamentazione sotto la presidenza Trump.

Nonostante ciò, e nonostante il dollaro, il bitcoin e gli altri investimenti legati alla vittoria del candidato repubblicano continuino a salire, gli analisti di Bankinter sottolineano sul loro canale Telegram che l’ottimismo comincia a scemare in altri settori.

“Quello che si potrebbe definire lo ‘spirito animale del mercato’ scatenatosi dopo la vittoria di Trump sta iniziando a indebolirsi e sta probabilmente entrando in una seconda fase di riflessione e raffreddamento, mentre iniziamo a vedere che non tutto andrà bene, perché meno tassi di interesse i tagli influenzeranno negativamente le valutazioni (mercati azionari e obbligazionari) da un punto di vista globale, ma soprattutto tecnologico”.

Bankinter sottolinea inoltre che qualsiasi ritardo nel programma di tagli della Fed si ripercuote direttamente sulla Banca Centrale Europea (BCE), perché se Francoforte abbassasse i tassi, rischierebbe di importare inflazione e di vedere l’euro seriamente deprezzato.

Sul fronte macroeconomico, i mercati monitoreranno, tra gli altri indicatori, la crescita del PIL dell’Eurozona per il terzo trimestre, che sarà pubblicata giovedì, e le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che saranno pubblicate venerdì.

Per quanto riguarda le azioni, la stagione degli utili volge al termine con i risultati trimestrali delle principali società europee come Vodafone, Bayer, AstraZeneca e la spagnola ACS.

Debutta sulla Borsa spagnola anche Inmocemento, la società cementizia e immobiliare scorporata dalla società di costruzioni spagnola FCC, con un prezzo di riferimento di 4,25 euro.

Martedì alle 08.15 GMT, l’indice selettivo IBEX 35 della borsa spagnola era in ribasso di 104,90 punti, ovvero dello 0,90%, a 11.492,40 punti, mentre l’indice FTSE Eurofirst 300 dei principali titoli europei era in ribasso dell’1,00%.

Nel settore bancario, Santander ha perso l’1,03%, BBVA lo 0,77%, Caixabank lo 0,32%, Sabadell lo 0,71%, Bankinter lo 0,11% e Unicaja Banco lo 0,59%.

Tra i grandi valori non finanziari, Telefónica ha perso lo 0,63%, Inditex lo 0,82%, Iberdrola l’1,16%, Cellnex l’1,60% e la compagnia petrolifera Repsol lo 0,09%.

(Informazioni di Javi West Larrañaga; a cura di Benjamín Mejías Valencia)

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