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Gli stakeholder della sanità vogliono risparmiare 300 milioni all’anno

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I diversi stakeholder si sono accordati sull’obiettivo di realizzare un risparmio annuo di circa 300 milioni di franchi a partire dal 2026, si legge in un comunicato stampa del Dipartimento federale dell’Interno (DFI). Un importo che equivale all’1% dei premi dell’assicurazione sanitaria.

Un gruppo di esperti, in cui sono rappresentati tutti i partecipanti alla tavola rotonda, svilupperà nuove misure concrete, a breve e medio termine.

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Responsabilità collettive

“È importante assumerci le nostre responsabilità rispettive e collettive”, ha affermato il capo del DFI in una conferenza stampa a Berna. Si tratta di obiettivi ambiziosi ma “realistici”, ha chiarito Elisabeth Baume-Schneider.

Ogni partner deve essere in grado di fare e accettare compromessi. L’importo di 300 milioni è stato calcolato su ragionevoli capacità di risparmio, sulla base delle cifre degli ultimi anni. Nessuna rivoluzione quindi, ma la volontà di preservare un sistema sanitario di qualità, secondo la Jurassienne. Si discute del rafforzamento dell’assistenza di base e della digitalizzazione della sanità.

Durante la tavola rotonda si è parlato anche del sovraccarico amministrativo nel settore sanitario. È in corso un’analisi presso l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Un gruppo di lavoro dovrà analizzare le modalità per ridurlo.

Riforme in corso

Gli sforzi vengono compiuti da un lato attraverso progetti legislativi, come i due programmi di contenimento dei costi presentati dal Consiglio federale al Parlamento, il controprogetto all’iniziativa di contenimento dei costi o addirittura l’incentivazione dei servizi ambulatoriali di cura grazie al finanziamento uniforme dei servizi (riforma EFAS, al voto il 24 novembre), ha ricordato il consigliere federale.

D’altro canto, il controllo dei costi implica anche decisioni a breve termine che non richiedono modifiche alle leggi. Negli ultimi anni il Consiglio federale ha adottato diverse misure che hanno contribuito a contenere l’aumento dei premi.

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Diversi soggetti interessati al settore sanitario, tuttavia, si sono rammaricati di non essere stati maggiormente coinvolti nel loro sviluppo. Un appello ascoltato da Elisabeth Baume-Schneider, che però ha chiarito che in caso di disaccordi tra gli attori, si attiverà e prenderà decisioni con il Consiglio federale. “Non ci sarà alcuna diluizione delle responsabilità”.

Tre settimane fa, gli operatori sanitari hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sul nuovo modello di tariffazione delle cure ambulatoriali (Tardoc), dopo anni di disaccordi e ritardi. L’entrata in vigore è prevista per il 2026. Secondo Elisabeth Baume-Schneider questo compromesso dimostra che il sistema sanitario può essere riformato.

I prossimi tavoli rotondi si svolgeranno a maggio e ottobre 2025. Proposte di misure arriveranno dai partecipanti al tavolo rotondo e dall’UFSP, ma anche dalla popolazione che sarà invitata, dalla primavera 2025, a presentare le proprie idee in un box alle lettere elettroniche.

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