Dottor Fayçal Ahmed Namly: L’evento “Parliamo insieme di tumore al seno” si inserisce nella dinamica della campagna “Ottobre Rosa”, un’iniziativa globale volta a sensibilizzare sui rischi e sull’importanza della diagnosi precoce del tumore al seno. Questa tavola rotonda, organizzata congiuntamente dal Ministero della Salute e della Protezione Sociale e da Pfizer, incarna un approccio proattivo per mobilitare l’opinione pubblica marocchina e, in particolare, le donne attorno a questo importante problema sanitario che continua a essere la principale causa di morte per cancro in Marocco e in tutto il mondo.
L’obiettivo principale di questo incontro era quello di coinvolgere i media marocchini come attori principali negli sforzi per informare e sensibilizzare la popolazione sul cancro al seno, condividendo con loro informazioni scientifiche semplificate che affrontano gli aspetti medici di questa malattia così come gli approcci diagnostici e terapeutici esistenti. . L’importanza dell’iniziativa risiede nella sua capacità di generare consapevolezza collettiva sull’importanza dello screening sistematico e della diagnosi precoce del tumore al seno come elementi chiave per aumentare le possibilità di guarigione e migliorare la qualità della vita delle pazienti.
Quali erano i messaggi principali che volevi trasmettere e perché rivolgerti specificamente ai media?
Innanzitutto abbiamo voluto incoraggiare le donne a farsi carico della propria salute e ad essere proattive di fronte al tumore al seno, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce. È importante sapere che il cancro al seno è la forma di cancro più comune tra le donne in Marocco, rappresentando circa il 23% di tutti i casi di cancro e causando la morte di 3.000 donne ogni anno. Ogni donna che si sottopone regolarmente allo screening aumenta significativamente le sue possibilità di combattere la malattia.
Abbiamo voluto inoltre trasmettere un messaggio di speranza a tutte le donne affette da questa patologia evidenziando i notevoli progressi compiuti in Marocco nella cura di questa patologia.
Oggi il nostro Paese dispone di infrastrutture e trattamenti all’avanguardia che consentono di diagnosticare precocemente il cancro al seno, trattarlo in modo più efficace e persino curarlo. Questo è il risultato del coinvolgimento di tutte le parti interessate, in primo luogo il Ministero della Salute e della Protezione Sociale, nonché del contributo di esperti medici, società scientifiche marocchine, associazioni di sostegno ai pazienti e varie iniziative della società civile. Naturalmente abbiamo illustrato questi progressi ricordando le sfide persistenti, in particolare per quanto riguarda l’accessibilità alle cure.
L’ultimo messaggio era rivolto specificamente ai media, sottolineando il ruolo cruciale che devono svolgere nell’informare e sensibilizzare il grande pubblico sull’educazione sanitaria.
Coinvolgendole direttamente attraverso questa tavola rotonda, abbiamo voluto metterle al centro della nostra iniziativa e incoraggiarle a diffondere in modo capillare e tempestivo i messaggi di prevenzione, informazione e sostegno destinati alle donne marocchine. Questa scelta mira a massimizzare l’impatto sull’intero territorio marocchino, colpendo tutte le categorie sociali e culturali, e a rimuovere i tabù e gli stigmi ancora legati a questa malattia.
Come vedi l’evoluzione della consapevolezza del cancro al seno in Marocco negli ultimi anni?
La consapevolezza del cancro al seno in Marocco ha visto notevoli sviluppi, guidati da azioni concertate di tutte le parti interessate nel settore sanitario nel Regno, guidate dal Ministero della sanità e della previdenza sociale. Come sottolineato dalla dottoressa Loubna Abousselham, capo del Dipartimento di prevenzione e controllo dei tumori del DELM (Direzione di epidemiologia e controllo delle malattie, ndr), durante la tavola rotonda, sono stati elaborati programmi strutturati come i Piani nazionali di prevenzione e controllo delle malattie messi in atto per sensibilizzare e incoraggiare la diagnosi precoce. Il suo messaggio chiave, “La diagnosi precoce è sinonimo di sicurezza e serenità”, illustra perfettamente questo approccio proattivo che pone la prevenzione al centro della lotta contro il cancro.
Le associazioni di sostegno dei pazienti svolgono un ruolo centrale in questa dinamica. Sensibilizzano attivamente il pubblico e supportano i pazienti durante tutto il loro percorso di cura. Questa mobilitazione associativa non solo aiuta a raggiungere un pubblico più ampio, ma anche a rompere alcuni tabù ancora presenti intorno alla malattia, incoraggiando così un’assistenza più aperta e serena.
Inoltre, eventi come questa tavola rotonda mediatica hanno permesso di amplificare i messaggi di prevenzione diffondendoli ampiamente tra la popolazione. Attraverso discussioni aperte con esperti e sessioni interattive di domande e risposte, la partecipazione attiva dei media promuove una migliore comprensione dei problemi del cancro al seno e incoraggia il dialogo pubblico sull’importanza della diagnosi precoce. Ciò contribuisce a sensibilizzare un vasto pubblico e ad ancorare la diagnosi precoce alle abitudini sanitarie, offrendo così a ogni donna in Marocco i mezzi per proteggersi meglio.
Secondo la sua esperienza, quali sono le principali sfide incontrate nella diagnosi precoce e nel trattamento del cancro al seno in Marocco?
Penso che la sfida principale sia rimuovere tabù e pregiudizi, che rappresentano, a mio avviso, il principale ostacolo che impedisce a molte donne di sottoporsi al test per paura dello stigma sociale e dello sguardo altrui. Ciò comporta sia la diffusione di informazioni in modo semplificato, chiaro e conciso, ma anche la trasmissione di un vero e proprio messaggio di speranza: “Oggi il cancro al seno è curabile e può essere curato, a maggior ragione se diagnosticato precocemente.
La seconda sfida consiste nel rimuovere tutti i possibili ostacoli per le donne affette da tumore al seno, sia in termini di screening, diagnosi, ma anche e soprattutto in termini di accesso alle cure, in particolare alle terapie innovative.
Quali sono gli ultimi progressi nel campo dell’oncologia, in particolare in Pfizer, che possono migliorare il percorso di cura dei pazienti?
In Pfizer crediamo che ogni caso di cancro al seno sia unico come la persona diagnosticata e che sia quindi essenziale adottare un approccio individualizzato e adatto a ciascuna persona per offrire a tutti le stesse possibilità di cura.
Questo approccio deve integrare l’innovazione scientifica nella diagnosi e nel trattamento. Oggi entriamo in una nuova era dell’oncologia, chiamata medicina di precisione, che consiste nell’effettuare una mappatura genetica e molecolare dettagliata ed esaustiva della tipologia del tumore al seno per offrire alle pazienti non solo sequenze di cure, ma un percorso di cura integrato, mirando per ottenere i risultati più ambiziosi e la migliore qualità di vita possibile.
Crediamo inoltre che sia essenziale evolvere la nostra missione come azienda farmaceutica, oltre il ruolo tradizionale di scoprire e rendere disponibili terapie innovative a medici e pazienti. La nostra ambizione è quella di supportare i pazienti durante tutto il loro percorso di cura, dallo screening al recupero, offrendo loro servizi a valore aggiunto adattati alle loro diverse esigenze, in particolare in termini di informazione, sensibilizzazione, educazione sanitaria, sostegno e sostegno, nonché attraverso programmi di assistere nell’accesso alle terapie più avanzate e innovative. Per questo motivo, in Marocco abbiamo istituito diversi programmi di sostegno specificatamente dedicati ai malati di cancro.
Pfizer è fermamente impegnata nella lotta contro il cancro al seno, con oltre due decenni di intensa ricerca e innovazione terapeutica. Il nostro approccio è focalizzato sulla personalizzazione dei trattamenti, adattando le terapie alle specificità biologiche e genetiche di ciascun paziente. Questo approccio è il risultato di una ricerca scientifica avanzata, volta a comprendere meglio il funzionamento dei tumori su scala biologica e molecolare, nonché i meccanismi della loro fuga. Frutto anche di molteplici collaborazioni con centri di ricerca, università e istituzioni sanitarie, con l’obiettivo di sviluppare terapie mirate che agiscano in modo più efficace sulle cellule tumorali preservando i tessuti sani.
Per concludere, che consigli daresti alle donne marocchine e agli operatori sanitari riguardo allo screening e alla prevenzione del cancro al seno?
La prevenzione e la diagnosi precoce sono essenziali e devono essere la priorità di tutti. Ogni donna deve partecipare attivamente allo screening del tumore al seno e consultare regolarmente un operatore sanitario, anche in assenza di segni clinici, soprattutto nelle categorie e nelle fasce di età più a rischio. Con semplici misure di prevenzione e diagnosi precoce, le possibilità di recupero aumentano. Il rapporto di fiducia è fondamentale per incoraggiare più donne ad adottare queste azioni preventive. È necessario continuare a sensibilizzare attivamente sull’importanza dello screening, prestando attenzione alle loro paure e domande.
Grazie all’azione concertata di tutte le parti interessate, sotto la guida del Ministero della Salute e della Protezione Sociale, possiamo contribuire a ridurre l’impatto del cancro al seno in Marocco e offrire alle pazienti le migliori possibilità di successo nel loro percorso di cura.
Related News :