La Banca Europea per gli Investimenti elogia il sistema bancario marocchino, che comprende 24 istituti, con un attivo che, secondo il rapporto, ammonta a circa il 130% del PIL del paese.
In un rapporto intitolato “Finanza in Africa”, la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha sottolineato la solidità e la raffinatezza del settore bancario marocchino, che si distingue come uno dei più avanzati del continente africano. Questo settore si distingue per livelli impressionanti di prestiti al settore privato, nonché per una notevole stabilità finanziaria.
Il rapporto sottolinea che il settore bancario del Marocco è “tra i più profondi e sofisticati dell’Africa”, evidenziando robusti indicatori di performance come la redditività e i bassi livelli di prestiti in sofferenza. Il rapporto tra crediti concessi al settore privato e prodotto interno lordo (PIL) del Marocco raggiunge l’88%, collocando il Marocco al primo posto nel Nord Africa e ben al di sopra dei suoi omologhi regionali.
Con un tale rapporto, le banche marocchine svolgono un ruolo essenziale nel sostenere la crescita economica nazionale. In confronto, i rapporti di Tunisia, Egitto e Algeria si attestano rispettivamente al 62%, 31% e 21%. Questa profondità consente inoltre alle banche marocchine di espandere le proprie attività oltre i confini nazionali.
Il sistema bancario del paese è composto da 24 istituti che, secondo il rapporto, hanno un totale attivo pari a circa il 130% del PIL. Tra questi istituti, 19 sono banche tradizionali e cinque sono banche islamiche. Le tre maggiori banche del settore detengono circa il 62% del totale attivo, riflettendo un significativo livello di concentrazione.
Un altro punto degno di nota del rapporto è la costante riduzione della quota delle banche pubbliche, scesa dal 40% nel 2002 al 22% nel 2023, a dimostrazione dell’aumento del potere del settore privato.
Mentre il rapporto tra prestiti in sofferenza (NPL) del Marocco è rimasto stabile all’8,6% quest’anno, i default del settore privato rimangono leggermente elevati a causa delle difficoltà nel rimborso dei prestiti agevolati durante la pandemia.
L’aumento dei tassi di interesse ha sostenuto la redditività delle banche marocchine, con il rendimento del capitale proprio in miglioramento dal 10,9% nel 2022 all’11,8% nella prima metà del 2023. Questa performance finanziaria è favorita dalle risorse a basso costo dei conti correnti e di risparmio, quindi rafforzare la resilienza del settore.
Tuttavia, i requisiti patrimoniali regolamentari hanno contribuito a proteggere il sistema finanziario. Il coefficiente patrimoniale Tier 1 del Marocco raggiunge il 12,9%, una cifra che supera ampiamente la soglia minima regolamentare del 9%, con requisiti aggiuntivi previsti per le banche più grandi entro il 2025.
RT/SF/ac/APA
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