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Le dichiarazioni di Nicolas Sarkozy scioccano la sinistra e i sindacati

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L'ex presidente della Repubblica è intervenuto nel quadro degli “Incontri del futuro”, a Saint-Raphaël (Var), trasmessi da BFMTV.

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Pubblicato il 09/11/2024 14:53

Aggiornato il 09/11/2024 15:17

Tempo di lettura: 2 minuti

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L'ex presidente Nicolas Sarkozy in un seggio elettorale, durante il secondo turno delle elezioni legislative francesi a Parigi, il 7 luglio 2024. (SAMEER AL-DOUMY/AFP)

Stava tenendo una conferenza sul “futuro della Francia”. Nicolas Sarkozy non è passato inosservato con i suoi commenti sugli insegnanti, venerdì 8 novembre, durante gli “Incontri del futuro”, evento organizzato dal saggista Nicolas Bouzou a Saint-Raphaël (Var). “Mi dicono: ‘non ci sono abbastanza dipendenti pubblici nell’istruzione nazionale’, ma questa è un’incredibile demagogia”ha dichiarato l'ex Presidente della Repubblica (2007-2012), come si legge in un estratto pubblicato da BFMTV su X.

“Lo status dell’insegnante di scuola (…) è di 24 ore settimanali (…) sei mesi all’anno (…) Tra vacanze e fine settimana…”ha continuato l'ex presidente del partito LR. “Quindi lo so, devi prepararti per le lezioni… Asilo, sezione grande”ha scherzato, suscitando le risate dell'assemblea. So che devi correggere i compiti e so che è un lavoro duro essere un insegnante, ma dobbiamo dire la verità adesso, non possiamo permetterci un milione di insegnanti.”

E Nicolas Sarkozy accoglie con favore la sua politica di riduzione del numero di dipendenti pubblici portata avanti durante il suo mandato, con la mancata sostituzione di un pensionamento su due: “Prendete tutti i presidenti della Repubblica, compreso il generale de Gaulle, dal 1958 ad oggi, tutti, su otto, ce n'è uno che ha ridotto il numero dei dipendenti pubblici, sono io, 155.000 dipendenti pubblici in meno.”

Questo comunicato non ha tardato a provocare una reazione a sinistra. “Questo è ciò che la destra pensa dei dipendenti pubblici. Dobbiamo ascoltare questo disprezzo per gli insegnanti della scuola e osare dire che ci sono troppi insegnanti quando i nostri figli sono spesso troppi per classe!” ha commentato su X il capo del Partito socialista, Olivier Faure. “Sostegno a tutti gli insegnanti che fanno del loro meglio, ogni giorno, nonostante tutti gli sforzi che il governo farà per distruggere l’istruzione nazionale”dal canto suo ha postato sul social network il senatore comunista Ian Brossat.

Le dichiarazioni di Nicolas Sarkozy hanno suscitato scalpore anche tra i sindacati degli insegnanti. Ancora acceso “Detto da lui, non c’è da stupirsi, ma attraverso coloro che insegnano, sono gli studenti e i genitori degli studenti che disprezza!”


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