A Ginevra, uno studio dell’Ufficio cantonale di statistica (OCSTAT) rivela un divario salariale netto del 27% a svantaggio delle donne nel 2022. Le autorità, che denunciano una “situazione allarmante”, chiedono il rispetto della legislazione in vigore.
L’uguaglianza è ancora lontana dall’essere raggiunta, deplora il Dipartimento delle finanze, delle risorse umane e degli affari esteri (DF) in un comunicato stampa di giovedì. Il Cantone promette un monitoraggio statistico regolare per orientare meglio la sua azione in termini di uguaglianza nell’ambiente professionale.
L’analisi dell’OCSTAT mostra che le disuguaglianze sono particolarmente marcate alle estremità della distribuzione salariale: le donne sono fortemente sovrarappresentate nei salari bassi e sottorappresentate nei redditi molto alti. Questo risultato può essere spiegato dalle disuguaglianze nell’accesso a posizioni di responsabilità, dall’elevata percentuale di lavoro a tempo parziale tra le donne e dagli stereotipi di genere ancora fortemente radicati.
Colpito il 2° pilastro
Il tasso di occupazione ha un’influenza significativa sul reddito. A Ginevra, il 51% delle donne lavora a tempo parziale, rispetto al 21% degli uomini. Questa differenza si ripercuote immediatamente sui salari, ma ha anche conseguenze ritardate. Esercita una pressione diretta sull’importo delle rendite di vecchiaia, rileva la DF.
Tuttavia, l’analisi del salario lordo standardizzato rivela che, anche a parità di orario di lavoro, le donne rimangono significativamente meno pagate degli uomini (-15,6%). Una piccola parte di questa disuguaglianza è spiegata da differenze oggettive, come la posizione professionale o il ramo economico, ma la maggior parte di questo divario è spiegata dalla disuguaglianza nel trattamento salariale.
Una guida pratica
Pertanto, a parità di competenze, caratteristiche e tasso di attività, le donne guadagnano ancora il 7,9% in meno degli uomini. Di fronte a questi risultati, l’Ufficio per la promozione dell’uguaglianza e la prevenzione della violenza (BPEV) invita i datori di lavoro a sensibilizzare e agire. Pubblica una guida pratica sull’argomento.
L’OCSTAT offre anche un nuovo modulo dinamico che evidenzia i dati legati ai divari salariali. Offre inoltre una serie di indicatori legati al problema della disuguaglianza tra donne e uomini, in ambiti diversi come la demografia, la formazione, l’occupazione, la salute, la politica e la violenza.
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Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats
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