Il prezzo dell’Open VLD
Inizialmente riluttante, la presidente liberale Eva De Bleeker ha annunciato giovedì sera sui social network di aver accettato l’invito di Bart De Wever. L’Open VLD prevedeva di ricostruirsi all’opposizione dopo la disfatta di giugno, ma la partecipazione al potere federale avrebbe comunque un interesse strategico: aritmeticamente essenziale, i liberali fiamminghi potrebbero monetizzare il loro sostegno imponendo alcune misure molto “blu” nell’accordo di governo e chiedendo l’uno o l’altro importante portafoglio ministeriale.
Formazione federale: Open Vld attende una richiesta “seria e chiara” per impegnarsi a livello federale
La coalizione “Laguna”.
È in vista una coalizione N-VA-MR-CD&V-Engagés-Open VLD (o coalizione “Lagon”, in riferimento ai colori dei partiti di questa squadra)? Avrebbe solo 76 posti su 150…. Un po’ ristretta in termini di maggioranza (un solo seggio). Questo governo sarebbe però dotato di “poteri speciali”, secondo la VRT. I poteri speciali consentono al governo che li possiede di prendere rapidamente decisioni delicate senza passare attraverso lunghe procedure parlamentari.
Un’altra ipotesi, menzionata in Il Libero da mercoledì: senza arrivare a pretendere poteri speciali, che restano uno strumento eccezionale, il futuro esecutivo potrebbe governare attraverso una legge programmatica. Questa disposizione legale “pigliatutto” deve essere votata solo una volta in parlamento e poi viene attuata tramite decreto. Questo meccanismo consentirebbe di limitare lo svantaggio di un governo “Laguna” che diventerebbe minoranza alla Camera.
Il CD&V e Il fidanzato riluttante
Problema: Sammy Mahdi, presidente del CD&V, ha già stroncato sul nascere questa ipotesi. Il leader dei cristiano-democratici fiamminghi non era a conoscenza dei contatti tra la N-VA e l’Open VLD e ne è venuto a conoscenza questo giovedì leggendo la stampa online. Qual è la sua reazione? Non vuole governare con poteri speciali e già qualche giorno fa aveva respinto l’ipotesi che la VLD Open arrivasse al tavolo delle trattative. Sammy Mahdi preferisce una maggioranza più ampia rispetto all’ipotesi che coinvolga i liberali fiamminghi. Possiamo anche immaginare che, in quanto centrista, il presidente del CD&V si senta più a suo agio con la formula “Arizona” in cui Vooruit controbilancerebbe le rivendicazioni più di destra del N-VA e del MR.
Per Les Engagés, stessa riluttanza: l’appello ai liberali fiamminghi sarebbe”precoceIl partito di Maxime Prévot ha chiesto a Bart De Wever di continuare il suo lavoro sulla pista più coerente “arizoniana”. “ai desideri degli elettoriLa posizione dei centristi, sia fiamminghi che francofoni, si ammorbidirà in futuro?
Bouchez dà una possibilità a Conner Rousseau
Nel corso del programma politico della VRT questo giovedì pomeriggio (Villa Politica) sono state rilasciate diverse dichiarazioni. Reagendo alla possibilità di un governo con i liberali fiamminghi che avrebbe sostituito Vooruit, Georges-Louis Bouchez, presidente del MR, ha comunque dato una possibilità a Conner Rousseau e alla maggioranza “Arizona”. Per il capo del MR, il presidente dei socialisti fiamminghi deve interrompere i suoi giochetti politici e tornare al tavolo delle trattative.
Restando cauto sulle due opzioni sul tavolo – Arizona con Vooruit o coalizione Lagon con Open VLD – il capo dei liberali francofoni si guarda bene dal lasciare lavorare il preparatore De Wever senza troppe pressioni. Non occorre essere dei politologi sofisticati per capire che il MR preferirebbe governare con il suo partito gemello, l’Open VLD, piuttosto che con i socialisti di Vooruit…
Feu vert de Dedecker
Altre informazioni che emergono dalle interviste trasmesse a Villa Politica: Jean-Marie Dedecker, che siede alla Camera come indipendente nel gruppo N-VA, si dice favorevole ad un governo d’emergenza con l’Open VLD. Si tratta di un’informazione importante nel caso in cui a livello federale vedesse la luce un governo di centrodestra con i liberali fiamminghi. Conosciamo infatti il carattere forte dell’ex judoka che ora è sindaco di Middelkerke. Se si costituisse la maggioranza “Lagon”, con i suoi 76 seggi, ogni deputato avrebbe diritto di vita o di morte sulla coalizione. Il fatto che Jean-Marie Dedecker, piantagrane della politica fiamminga, sia aperto a questa formula probabilmente fuga i timori di una rapida caduta di un simile esecutivo.
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