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Sull’Apple Store un’app di streaming illegale supera i download

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Il verme è nella mela. Mentre Apple ha a lungo pubblicizzato il suo App Store come l’ultimo baluardo della sicurezza del software, proteggendo i suoi utenti dalla giungla di Google e dal sideloading, il produttore ha recentemente dovuto rivedere la sua copia. Sul piano giuridico, da un lato, ha ora l'obbligo di aprire il proprio ecosistema alle piattaforme di download di terze parti, dopo gli insuccessi con Epic Games e l'adozione della legge DMA in Europa, che mira a combattere le pratiche anticoncorrenziali. pratiche. Resta il fatto che, se l’impero di Tim Cook non vedeva di buon occhio l’avvento del sideloading, non ne aveva bisogno per ritrovarsi in difficoltà. preda di software illegale.

Per diversi giorni si è trattato di un'applicazione fraudolenta che ha raggiunto il primo posto nei download. Presentata come un'app per il monitoraggio delle abitudini, Micro Habits permetteva in realtà di riprodurre in streaming illegalmente centinaia di film e serie in HD, ma anche di scaricarli, con qualche pubblicità. Le prime segnalazioni non hanno tardato ad emergere, ma prima che il software venisse eliminato, molti utenti di Internet hanno potuto usufruire del sistema, accessibile gratuitamente e senza alcuna registrazione preventiva.

Uno perduto, dieci ritrovati

Il problema è che se l'applicazione è riuscita a ingannare la vigilanza dell'Apple Store per la prima volta, non è il primo tentativo. Prima di Micro Habits, lo era Univer Note che offriva lo stesso servizio e si classificava al primo posto tra i download iOS. Da quando l'applicazione è stata cancellata, sembra aver preso il suo posto Flower Butler, un software online per la gestione dei giardini, prima di essere a sua volta cancellato pochi giorni dopo. Sembra che Apple abbia deciso di stringere la vite, essendo più attenta alle applicazioni fraudolente. Resta il fatto che gli sviluppatori dietro questo tipo di contenuti sembrano aver pianificato tutto, disattivando alcune funzionalità mentre vengono effettuati i dovuti controlli da parte di Apple. Quindi è solo uno questione del tempo prima che venissero rilasciati altri software simili. Inoltre, le persone che hanno già scaricato l'app potranno continuare a utilizzarla liberamente.

Sebbene il caso possa sembrare aneddotico, solleva tuttavia a problema sistemico che Apple fa fatica a riconoscere: anche con la migliore volontà del mondo, è impossibile che Apple sia interamente responsabile delle applicazioni che passano attraverso la sua piattaforma di download. Il sideloading non cambierà nulla e l’azienda deve accettare l’idea di lottare contro i mulini a vento.

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