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Il CNDH ne chiede l’abolizione

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Amina Bouayach.

La presidente del Consiglio nazionale per i diritti umani, Amina Bouayach, ha ribadito, giovedì 10 ottobre 2024 a Rabat, l’impegno del consiglio e dei partner attivi nel campo dei diritti umani a continuare la loro advocacy a favore dell’abolizione della pena di morte in Marocco. Intervenendo in una conferenza stampa in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, celebrata quest’anno con il tema “La pena di morte non protegge nessuno”, la Bouayach ha sottolineato che l’istituzione di una moratoria sulla pena capitale, mentre è ancora previsto dalle leggi, è più severo della sua attuazione, dato l’impatto psicologico e sociale che ne deriva, richiedendo la fine di questa grave situazione di attesa vissuta dai detenuti e dalle loro famiglie. Ha sottolineato, in questo contesto, che la pena di morte non protegge nessuno poiché la sua esecuzione non può essere una fonte di pace né per le famiglie delle vittime, né tantomeno per la società, aggiungendo che il CNDH “lavorerà quest’anno per sensibilizzare l’opinione pubblica la sua visione su questo argomento. Sottolineando la ferma posizione del CNDH sul tema dell’abolizione della pena di morte, il funzionario ha sottolineato che essa trova il suo fondamento nell’assolutezza del diritto alla vita su cui si fondano gli altri diritti, nonché nella missione della Il CNDH come istituzione nazionale che garantisce la difesa di questo diritto e invita il legislatore ad adeguare le disposizioni giuridiche all’articolo 20 della Costituzione, nonché alle convenzioni e ai patti ratificati dal Marocco.

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