Jamal Diwani
Economista ed esperto finanziario
Le previsioni di crescita dell’HCP per il quarto trimestre sono state riviste al ribasso. Si passa dal 2,8% previsto nel terzo trimestre al 2,5%. Tuttavia, la situazione nel quarto trimestre sarà decisiva per superare la soglia del 3%.
L’HCP prevede una crescita moderata del 2,5% nel quarto trimestre del 2024, leggermente inferiore al 2,8% del terzo trimestre del 2024. Questo tasso di crescita è sufficiente per il sistema economico?
È essenziale notare che il tasso di crescita continua a essere influenzato dall’andamento del settore agricolo. Di conseguenza, le previsioni di crescita si basano generalmente sulle prospettive del settore agricolo, che dipendono dal livello delle precipitazioni.
A mio avviso, l’HCP mantiene una certa prudenza nelle sue previsioni, mentre il livello di riempimento delle dighe ha registrato un miglioramento sostanziale, che dovrebbe consentire la ripresa delle colture su diverse decine di migliaia di ettari, oltre a condizioni favorevoli per un aumento del bestiame.
Inoltre, il comportamento positivo di altre attività, in particolare dell’industria e dei servizi, contribuirà sicuramente a rilanciare il livello di crescita complessiva. Dovrebbe quindi essere superiore alle previsioni dell’HCP superando, più o meno, la soglia del 3% a fine anno.
Mentre la domanda interna continua a sostenere la crescita, l’inflazione è leggermente aumentata nel terzo trimestre del 2024, raggiungendo l’1,2%, rispetto allo 0,8% del trimestre precedente. Dovremmo temere una nuova spirale inflazionistica nel 4° trimestre?
La ripresa economica è generalmente correlata alla ripresa della domanda interna, che costituisce un indicatore positivo, insieme al contributo delle esportazioni che favoriscono il dinamismo del sistema produttivo. Per quanto riguarda il tasso di inflazione, anche se si attesta su un livello inferiore al 2%, rimane del tutto soddisfacente e corretto data la situazione attuale.
Inoltre, la decisione di stabilizzare il tasso di riferimento della Banca Centrale è una misura importante per indicizzare i crediti all’economia con un forte impatto sul tasso di inflazione, a livelli incoraggianti per investimenti e consumi.
Nel 4° trimestre la domanda interna dovrebbe aumentare del 4%. Tuttavia, la crescita deve ancora fare i conti con la debolezza dell’offerta agricola.
Quale soluzione, secondo lei, a questo vincolo strutturale che continua a gravare sull’attività economica?
La politica idrica ha occupato gran parte del discorso reale, pronunciato in occasione del Giorno del Trono, che ha reso la questione una priorità nazionale. E giustamente, dato che l’indipendenza dell’agricoltura dai rischi climatici può essere garantita solo attraverso progetti di desalinizzazione dell’acqua di mare avviati dal ministero di vigilanza.
Dobbiamo infatti passare da 140 milioni a 1,4 miliardi di metri cubi per recuperare il ritardo in questa direzione. A ciò si aggiunge l’attuazione di una politica proattiva di costruzione di dighe, di media e piccola capacità, che consentiranno di risparmiare 1 miliardo di metri cubi, il tutto senza dimenticare il già avviato collegamento dei bacini.
Yassine Saber / Ispirazioni ECO
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