DECRITTO – Un anno dopo l’attentato terroristico del 7 ottobre, in Francia è esploso l’antisemitismo. Il partito di Jean-Luc Mélenchon è accusato di soffiare sulla brace.
Nel momento in cui il mondo si prepara a commemorare l’attacco di Hamas contro Israele, che ha provocato quasi 1.200 vittime, tra cui 43 francesi, una constatazione domina: l’antisemitismo è tornato alla ribalta nell’ultimo anno. Nelle azioni, ovviamente. Ma anche nelle parole. Un clima deleterio di cui è responsabile un movimento: La France insoumise.
Dal comunicato stampa pubblicato nelle ore successive all’assalto del 7 ottobre 2023 alle insinuazioni esplicite di Jean-Luc Mélenchon, compresa la clemenza di alcune figure nei confronti dei gruppi terroristici, questa sinistra radicale non ha potuto essere gradualmente ostracizzata dalla classe politica. Al punto da aver assunto i panni di un “partito fioretto” fino ad allora legato al Raduno Nazionale (ex Fronte Nazionale). « Tra i due, è LFI che sembra essere la più preoccupante »sottolinea Frédéric Dabi, direttore dell’opinione generale dell’Ifop.
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Se una serie di elementi…
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