Il dibattito Harris-Trump, un momento televisivo decisivo in una gara serrata
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Il dibattito Harris-Trump, un momento televisivo decisivo in una gara serrata

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Un convoglio di sostenitori di Donald Trump segue l'autobus della campagna elettorale di Kamala Harris a Boynton Beach, Florida, il 3 settembre 2024. REBECCA BLACKWELL / Agenzia fotografica

L'assioma è vero, negli Stati Uniti come altrove. Durante un'elezione presidenziale, gli elettori si aspettano che i candidati abbiano un programma, ma prima decidono una personalità e un carattere. Il voto è una questione di fiducia. Mentre si prepara a vivere la dura prova di un dibattito televisivo contro Donald Trump martedì 10 settembre su ABC, Kamala Harris non potrà più nascondersi nel cotone di una campagna elettorale fulminea ed euforica.

La vicepresidente, che ha evitato ogni passo falso dopo il ritiro di Joe Biden sette settimane fa, afferma di incarnare il cambiamento senza dare per scontato alcuna rottura o divergenza con il presidente americano. Martedì sera, subirà una contraddizione senza dubbio aggressiva, forse controllata. Di fronte agli attacchi del miliardario, che intende rimandarla nel bilancio dell'amministrazione uscente, Kamala Harris dovrà dimostrare autocontrollo, prima che sui dossier.

Un bel curriculum per una che non ha mai brillato nell'esercizio. Kamala Harris si è sistemata per diversi giorni in un hotel di Pittsburgh per preparare il dibattito con i suoi consiglieri. Secondo la stampa americana, lì è stato allestito un finto set per rivedere le argomentazioni e i probabili scambi. Lo spettacolo si svolgerà a poche centinaia di chilometri di distanza, a Philadelphia, nella stessa Pennsylvania tanto ambita da entrambi gli schieramenti, con i suoi diciannove elettori in gioco.

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Impegnato nella sua terza campagna presidenziale, Donald Trump è abituato ai dibattiti televisivi. Ha un senso del pezzo grosso, della cattiveria destabilizzante. A fine giugno, era riuscito a restare concentrato di fronte al naufragio vissuto da Joe Biden. Ma Donald Trump è anche un candidato radicalizzato, pieno di bile, che satura l'aria politica dal 2015, affetto dalla stessa vulnerabilità del suo ex avversario: l'età avanzata, 78 anni. Attualmente sta moltiplicando gli oltraggi. Dopo averla definita “tanto”, Donald Trump ha mantenuto l'espressione « Kamala la macchina fotografica » da metà agosto, per fare una caricatura del suo rivale come un pericoloso comunista.

Le minacce di Donald Trump

Kamala Harris è riuscita a irritare il miliardario, scegliendo di sminuirlo, di rimandarlo al passato come un indumento tarlato, invece di presentarlo come una minaccia esistenziale per l'America, secondo la strategia di Biden. Eppure questa minaccia esiste. In un messaggio sul suo social network Truth, l'8 settembre, Donald Trump ha avvertito che in caso di vittoria, “persone che hanno imbrogliato” nelle elezioni del 2020 sarà “perseguito”con possibile “lunghe pene detentive”Una promessa di vendetta politica, trattata dai media americani con una sorta di stanchezza e noncuranza.

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