Il clima economico resta cupo in Francia a gennaio e stabile nella maggior parte dei settori dopo tre mesi consecutivi di calo, secondo i dati diffusi giovedì dall’INSEE.
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23 gennaio 2025 – 11:52
(Keystone-ATS) L’indicatore che sintetizza il clima economico, calcolato a partire dalle risposte dei leader aziendali nei principali settori di mercato, si è attestato a 95 rispetto a 94 di dicembre, in leggero aumento di un punto.
È stabile nei servizi, nell’edilizia e nel commercio al dettaglio, ma peggiora nell’industria e nel commercio all’ingrosso, indica l’Istituto nazionale di statistica.
Per quanto riguarda le costruzioni, “l’opinione degli imprenditori sulla loro attività futura sta migliorando, ma sono molto pessimisti sull’evoluzione complessiva dell’attività del settore”, nota l’INSEE.
Nell’industria, l’indicatore che riassume il clima economico è sceso a 95 punti, e gli imprenditori sono più pessimisti riguardo agli ordini.
Nel commercio all’ingrosso, l’indicatore del clima economico ha raggiunto 91, il livello più basso da settembre 2014, precisa l’INSEE, escludendo il periodo Covid.
Le cause di questa lentezza sono le consegne ricevute dall’estero e le vendite passate.
Stabile anche il clima occupazionale nel mese di gennaio. L’indicatore è leggermente rimbalzato a 98, un punto in più rispetto a dicembre, quando era sceso di due punti.
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