STATI UNITI –
Immigrazione, diversità… Trump continua ad accumulare misure
Tra gli annunci della giornata: lo schieramento di “1.500 soldati aggiuntivi” al confine con il Messico e la promozione del “merito”.
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Dopo essersi impegnato a smantellare i programmi federali di promozione della diversità, Donald Trump ha continuato mercoledì ad accumulare misure e annunci anti-immigrazione, rilasciando la prima intervista dal suo insediamento a Fox News.
Mercoledì il presidente americano ha parlato con Sean Hannity, uno dei conduttori di punta del canale preferito dai conservatori. Lo spettacolo andrà in onda alle 21:00, ora di Washington (le 3:00 in Svizzera giovedì).
Esercito mobilitato
L’esercito schiererà “1.500 truppe aggiuntive al confine” con il Messico in base a un decreto firmato da Donald Trump, ha detto mercoledì la sua portavoce Karoline Leavitt durante un brevissimo scambio con i giornalisti.
Si aggiungeranno agli oltre 2.000 soldati già presenti lungo questa frontiera, dove arrivano migranti soprattutto dal Centro e dal Sud America.
La nuova amministrazione americana ha inoltre sospeso fino a nuovo ordine tutti gli arrivi negli Stati Uniti di rifugiati che hanno chiesto asilo, compresi quelli che lo hanno ottenuto, una decisione che preoccupa migliaia di persone in tutto il mondo.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha minacciato di perseguire penalmente le autorità locali se non riusciranno ad attuare le politiche anti-immigrazione di Donald Trump, che si è impegnato a deportare milioni di persone prive di documenti.
Congedo forzato
Un altro punto focale delle prime decisioni del 78enne miliardario: lo smantellamento delle politiche volte a promuovere la diversità all’interno del governo federale.
Tutte le persone impiegate dall’amministrazione federale nei programmi DEIA (Diversità, Equità, Inclusione e Accessibilità) saranno messe in congedo forzato.
Il termine “DEI”, che nel vocabolario delle risorse umane designa l’obiettivo di reclutare persone appartenenti in particolare a minoranze razziali o sessuali, è diventato uno degli spaventapasseri dell’estrema destra americana.
In una dichiarazione martedì sera, la Casa Bianca ha invocato “la promessa costituzionale di uguaglianza indipendentemente dalla razza” e la promozione del “merito”
Lunedì, a malapena investito, il repubblicano ha firmato un decreto che limita a due i sessi riconosciuti dallo Stato, “maschio e femmina”, negando così l’esistenza ufficiale delle persone transgender.
Scuse richieste
Martedì il vescovo episcopaliano di Washington, Mariann Budde, è rimasto colpito da questa svolta ultraconservatrice nei confronti del presidente. Durante una funzione religiosa a cui ha partecipato, ha espresso preoccupazione per la paura che le sue politiche stavano seminando tra gli immigrati e i membri della comunità LGBT+.
“Questo pseudo-vescovo (…) era un radicale di sinistra, che odia ferocemente Trump”, ha detto indignato il presidente americano sul suo Truth Social network. “Lei e la sua chiesa devono delle scuse al pubblico!”
Dopo l’elezione di Donald Trump, diverse grandi aziende americane hanno interrotto i loro programmi di diversità e inclusione, in particolare Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp), McDonald’s, il produttore Ford e i supermercati Walmart.
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