Il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock, destinataria della nota, ne ha confermato la realtà, sottolineando che era classificata “segreta” e tale avrebbe dovuto rimanere.
La fuga ai media di un dispaccio diplomatico dell’ambasciatore tedesco a Washington, molto critico nei confronti di Donald Trump, ha suscitato polemiche domenica 19 gennaio, alla vigilia dell’insediamento del presidente eletto, di cui Berlino già teme l’ira.
In questa nota interna confidenziale, dal tono particolarmente allarmista, indirizzata al suo ministro supervisore e pubblicata domenica dal quotidiano ImmagineAndreas Michaelis è preoccupato di vedere minate le basi della democrazia americana dopo l’insediamento del successore di Joe Biden.
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“Piani di vendetta”, “massimo scompiglio”
Ne parla “Piani di vendetta” del presidente eletto, denuncia la sua “strategia di massima disruption” mirato a “ridefinire l’ordine costituzionale” negli Stati Uniti. Il diplomatico si dice preoccupato per la prospettiva “massima concentrazione dei poteri nel presidente a scapito del Congresso e degli Stati federali”così come dalla promessa fatta ai giganti della tecnologia di “partecipare al governo”.
Il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock, destinataria della nota, ha confermato la realtà, sottolineando che era riservata “segreto” e tale sarebbe dovuto restare. «Naturalmente le ambasciate scrivono rapporti, questa è la loro missione, soprattutto durante i cambi di governo per sapere cosa ci aspettiamo. E naturalmente lo fa anche la nostra ambasciata a Washington”ha detto in serata alla televisione pubblica, interrogata sull’argomento.
«E il presidente americano aveva già annunciato cosa intende fare, in particolare per quanto riguarda le decisioni che verranno prese in futuro dalla sola Casa Bianca e gli interventi nel campo della giustizia e del diritto. E ovviamente dobbiamo prepararci”ha cercato di minimizzare il ministro.
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«Ridicolo»
La fuga di questo dispaccio diplomatico arriva in un brutto momento: sarà proprio l’ambasciatore a Washington a rappresentare il governo tedesco lunedì all’insediamento di Donald Trump. “Berlino si rende ridicolo di fronte al cambio di potere negli Stati Uniti”scrive il quotidiano Recensione di Colonia. Per l’ex ambasciatore tedesco a Washington ed ex direttore della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Wolfgang Ischinger, “La fuga di notizie è purtroppo tossica nella situazione attuale” et “tutt’altro che benvenuto” perché rischia di derubare il nuovo governo americano.
Anche il leader dell’opposizione conservatrice tedesca, Friedrich Merz, favorito nei sondaggi per la cancelleria in vista delle prossime elezioni di fine febbraio, è stato spostato al “la pubblicazione di un commento di un’ambasciata tedesca pieno di critiche di ogni genere e di sciocchezze nei confronti del neoeletto presidente americano”. “Il presidente americano e il suo governo non hanno bisogno che la Germania punti il dito contro di loro”ha aggiunto durante un comizio elettorale.
Friedrich Merz sta già cercando di posizionarsi come interlocutore privilegiato della nuova amministrazione americana e da giorni moltiplica i suoi messaggi di apertura. Si distingue così dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, più critico, in particolare nei confronti del miliardario Elon Musk, vicino a Donald Trump, da lui accusato di minacciare la democrazia attraverso il suo sostegno ai partiti europei di estrema destra.