La Tunisia ha espresso ufficialmente, questo sabato, il suo appello a perseguire i funzionari israeliani affinché “rispondano dei loro crimini di genocidio”. Lo afferma attraverso un comunicato della diplomazia tunisina, diffuso sulla pagina Facebook del ministero.
Secondo la dichiarazione, “la conclusione di un accordo di cessate il fuoco non dovrebbe far dimenticare ai difensori del diritto e della giustizia in tutto il mondo la responsabilità di assicurare alla giustizia i responsabili dell’entità occupante per i loro atti di genocidio e massacri contro il popolo palestinese, nostro fratello .” Questa posizione sottolinea l’impegno tunisino a non lasciare impuniti questi atti.
La Tunisia ribadisce inoltre “il suo incrollabile sostegno alla determinazione del coraggioso popolo palestinese” e alla sua unità nazionale. Per lei questo periodo è cruciale nella lotta per l’autodeterminazione e per il recupero dei legittimi diritti storici dei palestinesi.
Riaffermando il suo sostegno alle “lotte del popolo palestinese”, la Tunisia accoglie con favore l’accordo di cessate il fuoco a Gaza dopo più di quindici mesi di violenza definita genocida. La Tunisia invita inoltre la comunità internazionale ad adottare misure per garantire un cessate il fuoco duraturo e per eliminare il blocco imposto a Gaza.
Il cessate il fuoco tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza inizierà domenica 19 gennaio alle 8:30 ora locale, cioè alle 6:30 GMT. Questa informazione è stata confermata dal Ministero degli Affari Esteri del Qatar, come riportato sul sito dei nostri colleghi di Anadolu.