Una dichiarata campagna di intossicazione
Secondo Taxawu Senegaal, queste dichiarazioni fanno parte di una deliberata campagna di disinformazione volta a offuscare l’immagine del loro movimento e distogliere l’attenzione dalle reali questioni politiche del momento. Il comunicato stampa specifica che, nonostante il suo status di sostituto immediato nella lista per le elezioni locali, il signor Birakane Ndiaye non è membro del Consiglio municipale della città di Dakar e non è in alcun modo coinvolto in un processo parallelo. “Le sue preoccupazioni si limitano al trionfo degli appelli presentati dal nostro compagno e sindaco di Dakar”, si legge.
Una lotta per la legittimità di Barthélémy Dias
Taxawu Senegaal ha ribadito il suo impegno a lavorare per il ripristino dei diritti di Barthélémy Dias, eletto sindaco di Dakar, il cui mandato è stato, secondo loro, “illegalmente confiscato dal regime in vigore”. “Condurremo questa lotta con tutte le risorse legali e politiche a nostra disposizione, finché non sarà fatta giustizia”, ha insistito sulla piattaforma.
Un appello a un giornalista responsabile
Infine, Taxawu Senegaal ha esortato gli operatori della stampa a rispettare i principi dell’etica e della deontologia giornalistica. “La diffusione di informazioni fondate e manipolative non può servire né la democrazia né il diritto a un’informazione giusta ed equilibrata”, conclude il comunicato stampa.
Questa posizione si inserisce in un contesto in cui la scena politica senegalese è caratterizzata da vivaci dibattiti e da un’intensificazione delle rivalità a seguito delle elezioni passate e delle prossime elezioni.