Tra aprile e dicembre 2024, Amadou Chérif Diouf, Segretario di Stato per i senegalesi all’estero, ha condotto una serie di iniziative per migliorare le condizioni di vita, le opportunità economiche e i servizi amministrativi dei nostri connazionali all’estero.
Verso una riforma delle carte consolari
Per servire meglio i senegalesi all’estero è stata lanciata una riforma delle carte consolari. Questa iniziativa mira a modernizzare questi documenti facilitando il censimento dei cittadini e standardizzandone il formato. Pertanto, su indicazione del primo ministro, inizierà a breve il censimento dei senegalesi residenti all’estero.
In collaborazione con Synapsys, filiale della Caisse des Dépôts et Consignations, sarà presto disponibile una carta consolare che incorporerà tecnologie biometriche e offrirà una gestione dematerializzata e sicura.
Inoltre, per risolvere le sfide legate alla redazione dei documenti amministrativi, sono state effettuate missioni in 32 paesi, consentendo di soddisfare 6.675 richieste di passaporti grazie al sostegno del Ministero dell’Interno e della Pubblica Sicurezza. Contemporaneamente, le squadre hanno effettuato missioni per stabilire carte d’identità nazionali in Marocco, Brasile, Turchia, Tunisia, Libia e Burundi, rispondendo così alle pressanti esigenze dei senegalesi nella diaspora.
Sportello unico, Diaspora Bank, costruisci il tuo progetto nazionale.
Nell’ambito del Fondo Diaspora DER/FJ sono stati finanziati 71 progetti per un importo di 860 milioni di franchi CFA, un importo che supera ampiamente i finanziamenti degli anni precedenti. Queste iniziative, implementate in 17 paesi di quattro continenti, incoraggiano i senegalesi della diaspora a investire nelle loro località di origine, a contribuire allo sviluppo locale e a facilitare la reintegrazione di coloro che desiderano tornare nel paese.
Per semplificare l’accesso alle informazioni e ai servizi è in fase di realizzazione un portale digitale, un vero e proprio sportello unico. Riunirà le risorse dedicate ai senegalesi all’estero e promuoverà il sostegno personalizzato.
>Inoltre, la creazione di una Banca della Diaspora, frutto di una partnership tra BNDE e una fintech gestita da membri della diaspora, mira a finanziare progetti innovativi e rafforzare i legami economici con il Senegal. A ciò si aggiunge l’imminente istituzione di una Giornata nazionale della diaspora, che metterà in risalto il contributo dei senegalesi all’estero promuovendo al contempo le loro iniziative individuali e collettive.
Nella stessa dinamica, il progetto Jariñ sa Réew mobiliterà i talenti senegalesi che vivono all’estero affinché intervengano nelle comunità rurali. Questo programma, sviluppato con l’Accademia Nazionale delle Scienze e delle Tecniche del Senegal (ANSTS), si concentrerà sui settori della sanità e dell’istruzione superiore per una fase pilota.
Assistenza ai senegalesi in difficoltà
In termini di cooperazione in materia di migrazione, un memorandum con la Spagna ha rafforzato il reclutamento di lavoratori stagionali, offrendo un percorso legale e organizzato alla migrazione. Allo stesso tempo, il dialogo con l’Unione Europea ha permesso di garantire un budget di 30 milioni di euro per combattere l’emigrazione irregolare e migliorare la gestione della migrazione.
>In risposta alle crisi umanitarie, nel 2024 sono stati rimpatriati 3.047 senegalesi bloccati in situazioni precarie, grazie alla collaborazione con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Le operazioni più rilevanti hanno riguardato i rimpatri dalla Libia, dal Marocco e dal Libano.
Infine, è stato avviato un progetto assicurativo per il rimpatrio delle salme dei senegalesi deceduti all’estero, offrendo ad associazioni e comunità di connazionali la possibilità di sottoscrivere polizze adatte a sostenere al meglio i propri iscritti in questi tempi difficili.
Cheikh Gora DIOP