(Washington) L’anima dell’America resta “in gioco”, riconosce Joe Biden, che mercoledì pronuncerà il suo discorso di addio al Paese, in un messaggio agli americani che unisce orgoglio per il dovere compiuto e un appello alla vigilanza prima del ritorno di Donald Trump al potere.
Inserito alle 7:03
Aggiornato alle 11:51
Aurelia FINE
Agenzia France-Presse
“Mi sono candidato alla presidenza perché credevo che fosse in gioco l’anima dell’America. Era in gioco la nostra stessa essenza. E’ ancora così”, constata il presidente uscente in una lettera ai suoi connazionali divulgata dalla Casa Bianca, prima di pronunciare un discorso solenne dallo Studio Ovale alle 20:00 ora locale (ora orientale).
Lunedì Joe Biden restituirà al suo rivale repubblicano le chiavi della Casa Bianca, che aveva lottato duramente per strappargli quattro anni fa.
Nel 2019, Joe Biden aveva assicurato che Donald Trump “rimarrebbe nella storia come un’aberrazione passeggera”.
Ma è proprio la sua presidenza che per il momento si presenta come un’anomalia, o l’ultimo intoppo di un’epoca passata, in un’America in preda a violenti cambiamenti politici, culturali ed economici.
“L’ideale dell’America è nelle vostre mani”, avverte Joe Biden in questa lettera testamentaria pubblicata mercoledì, che non contiene il nome di Donald Trump.
Ma lo evoca implicitamente, ricordando che quando è salito al potere, nel gennaio 2021, gli Stati Uniti non erano solo in preda alla pandemia e a una violenta crisi economica, ma anche di fronte “al peggior attacco alla democrazia dai tempi della Guerra Civile”. .
Joe Biden ha prestato giuramento pochi giorni dopo l’assalto al Campidoglio da parte dei sostenitori di Donald Trump, che si sono rifiutati di riconoscere la sconfitta del loro campione alle elezioni presidenziali.
Da allora il procuratore speciale Jack Smith ha concluso che il repubblicano sarebbe stato condannato per tentativi illegali di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 se non fosse stato rieletto a novembre.
Donald Trump ha definito queste conclusioni “false”, definendo il loro autore “pazzo”.
“Privilegio della mia vita”
Joe Biden, un presidente impopolare che non è mai riuscito a rimuovere le preoccupazioni sulla sua età o a contrastare il fascino della retorica populista di Donald Trump, vuole difendere il suo primato.
“Oggi la nostra economia è la più forte del mondo”, scrive l’uomo che lascia al suo successore una crescita robusta e una disoccupazione molto bassa.
“L’inflazione continua a scendere”, continua, al termine di un mandato segnato da un fortissimo aumento del costo della vita, che lo ha pesantemente penalizzato politicamente.
Anche Joe Biden sottolinea che la criminalità violenta è al livello più basso degli ultimi cinquant’anni, prima di cedere il passo a Donald Trump, che descrive l’America come un Paese devastato dall’insicurezza.
“Servire questo Paese per cinquant’anni è stato il privilegio della mia vita”, conclude l’uomo che è stato senatore, vicepresidente e poi presidente e che ha creduto a lungo di poter battere nuovamente Donald Trump.
“Ho dato la mia vita e la mia anima alla nostra nazione”, dice Joe Biden, impegnato sin dalle elezioni del 5 novembre a garantire una transizione ordinata con l’uomo che aveva pubblicamente descritto come “un pericolo per la democrazia”.
In un’intervista pubblicata mercoledì su Washington Postsua moglie Jill Biden, incrollabile alleata del marito di fronte alle numerose tragedie familiari così come di fronte alle prove politiche, dichiara: “Spero che [les Américains] ricorderà Joe come un presidente forte, empatico, onesto e retto.
Prima di aggiungere, come se non ci credesse davvero: «Perché la rettitudine è la cosa più importante, no? »
Il presidente democratico ha deciso nella primavera del 2023 di candidarsi nuovamente contro Donald Trump.
Alla fine si è dimesso all’inizio dell’estate, lasciando il posto al vicepresidente Kamala Harris, che è stata sonoramente sconfitta alle elezioni presidenziali.