“Un tesoro paleontologico di diverse centinaia di milioni di anni”, trovano 200 fossili nascosti in un veicolo utilitario

“Un tesoro paleontologico di diverse centinaia di milioni di anni”, trovano 200 fossili nascosti in un veicolo utilitario
“Un tesoro paleontologico di diverse centinaia di milioni di anni”, trovano 200 fossili nascosti in un veicolo utilitario
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All’inizio di dicembre 2024, i doganieri hanno fatto una scoperta sorprendente a bordo di un veicolo proveniente da Belfort (Territoire de Belfort). Hanno messo le mani su quasi 200 fossili nascosti in scatole. Alcuni hanno diverse centinaia di milioni di anni.

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È stato grazie ad un controllo sulla RN 83, in direzione di Strasburgo, che i doganieri di Mulhouse sono riusciti a mettere le mani su quello che chiamano “un tesoro paleontologico” nascosto in un’utilità. Nel veicolo in cui sono stati ritrovati quasi 200 fossili c’erano due pensionati. Le due persone hanno spiegato che stavano tornando da uno scambio di minerali a Belfort. Probabilmente il loro veicolo era molto carico, questo è ciò che ha allertato i doganieri.

Questi ultimi, nascosti in scatole, furono prelevati e inviati per l’analisi a un esperto paleontologo dell’Università di Strasburgo presso il DRAC Grand-Est. I risultati dello studio delle pietre sono definitivi. Per 67 esemplari si tratta di oggetti paleontologici datati diverse centinaia di milioni di anni fa: ammoniti, fossili di piante, pesci, ricci di mare, proboscidi e trilobiti di animali, del Paleozoico, Mesozoico e Cenozoico.

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Un’ammonite vecchia di diversi milioni di anni.

© Dogana francese

Questi oggetti sono soggetti a prove di importazione, possesso e circolazione che la coppia non ha potuto presentare. I doganieri li hanno quindi sequestrati.

“I 67 esemplari sequestrati, provenienti da diversi paesi (Marocco, Niger, Madagascar, Brasile, Libano e Stati Uniti), alcuni dei quali rari, potrebbero essere consegnati all’Università di Strasburgo al dipartimento delle collezioni paleontologiche. Se necessario, alcuni esemplari sensibilizzeranno l’opinione pubblica sulle questioni etiche, culturali e ambientali che la commercializzazione del patrimonio universale può sollevare (a volte arrivando fino al saccheggio e alla distruzione di siti paleontologici)”specifica il servizio doganale.

Nell’ambito della lotta contro il traffico di beni culturali, nel 2023 i servizi doganali hanno effettuato 43 accertamenti che hanno portato al sequestro di 23’320 beni. Oggetti archeologici e beni antichi (escluse le monete), principalmente dell’antichità greco-romana, rappresentano la maggior parte dei reati accertati dai servizi statali, seguiti da libri antichi, manoscritti e lettere, specificano le consuetudini.

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