La Camera dei Rappresentanti del Popolo, la camera bassa del parlamento etiope, ha adottato martedì una nuova proclamazione fiscale sui terreni e sugli edifici urbani, introducendo una riforma storica nel settore fondiario. La legge, proposta nel giugno 2024, fa parte di una più ampia iniziativa del governo volta ad ampliare la base imponibile, con riforme prese in considerazione anche per l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e le accise.
Dopo un esame da parte della Commissione permanente per la pianificazione, il bilancio e le finanze e a seguito delle consultazioni pubbliche condotte nel dicembre 2024, il disegno di legge è stato adottato durante la 15a sessione ordinaria del Parlamento, con dieci voti favorevoli e quattro contrari.
Questa riforma mira a rafforzare le entrate comunali e finanziare lo sviluppo delle infrastrutture urbane. Tuttavia, ha acceso il dibattito sul suo potenziale impatto sui contribuenti e sulla disuguaglianza economica.
La nuova tassazione impone un’imposta del 25% sul valore di mercato o sul valore di sostituzione delle proprietà fondiarie. L’aliquota fiscale per i diritti d’uso del suolo varia dallo 0,2% all’1% della base imponibile annua, mentre l’imposta sugli edifici e sulle migliorie fondiarie è compresa tra lo 0,1% e l’1%.
I comuni avranno ora una maggiore autonomia finanziaria per riscuotere queste tasse e finanziare i servizi essenziali e i progetti di sviluppo urbano.
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