Sparatoria a Rennes: 24 bossoli ritrovati sul posto a Villejean

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I fori di proiettile sulla facciata del municipio del quartiere testimoniano la violenza della sparatoria avvenuta sabato sera sulla lastra Kennedy a Villejean. In prima serata, intorno alle 19,30, due persone, con il volto nascosto, sono arrivate in auto nel quartiere. Giunti alla lastra sono stati sparati diversi colpi. Tracce di proiettili sono state rinvenute sulla vetrina di una tabaccheria nonché sulle finestre della dependance del municipio. “Abbiamo trovato sul posto 24 bossoli di armi automatiche”, spiega Frédéric Gallet Frédéric Gallet, segretario dipartimentale del sindacato di polizia Alliance 35.

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Gli impatti sono visibili sulla vetrina di una tabaccheria. (Le Télégramme/Erwan Miloux)

Colpito al petto e ad una gamba

Nella sparatoria è rimasto gravemente ferito un uomo di 53 anni, che secondo i residenti viveva nel quartiere da diversi anni, colpito al petto e ad una gamba. La vittima, che è riuscita a rifugiarsi in un negozio Carrefour a pochi metri di distanza, è stata infine soccorsa dai vigili del fuoco e da una squadra di Samu inviata sul posto. Un altro uomo, di 38 anni, ha riportato una lievissima ferita al polpaccio dopo essere stato colpito da un proiettile. Trasportato al CHR Pontchaillou, il cinquantenne, la cui prognosi vitale non era in pericolo, è stato sottoposto in serata ad un intervento chirurgico. “Nessuno dei due uomini ha il profilo di una persona generalmente vicina al narcotraffico” sottolinea il sindacalista.

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I proiettili hanno colpito la facciata del municipio del quartiere. (Le Télégramme/Erwan Miloux)

“Sta diventando ricorrente”

Domenica 5 gennaio, una settimana fa, a metà pomeriggio, durante un’altra sparatoria, nello stesso luogo, che non fece vittime, la polizia rinvenne 11 bossoli da 9 mm provenienti da un’arma automatica. Violenze che si susseguono e che preoccupano i residenti riuniti sul posto questa domenica. “Ho sentito uno scoppio molto rapido da casa mia. All’inizio pensavo fosse il rumore dei petardi ma era più forte. Vivo qui da 10 anni ma ormai sta diventando ricorrente. È cambiato molto. Non ci sentiamo al sicuro. Quindi adesso evito di venire sulla placca. Vengo di tanto in tanto per fare commissioni e non in qualsiasi momento. Non scendo più alla fermata della metro qui, mi fermo alla stazione prima. Non capiamo come possano sentirsi a proprio agio nel fare una cosa del genere quando c’è una stazione di polizia nelle vicinanze. » spiega Amanda*. Stesso parere per Lou*: “Cerco di non restare qui, soprattutto la sera. Tutti questi spari sono spaventosi. Soprattutto perché qui con i negozi c’è molta gente che passa e c’è anche un’area giochi per bambini. Potrebbe colpire chiunque”. Per il leader sindacale “Non possiamo limitarci a contare i morti e i feriti. Non possiamo essere ovunque. Lo facciamo con i mezzi che abbiamo. Chiediamo la classificazione del Rennes in un settore difficile per l’abbondanza di personale e anche una risposta penale adeguata alla situazione. È necessario uno shock sul piano della sicurezza, con la consapevolezza da parte dei responsabili a livello comunale, di polizia e del sistema giudiziario”.

Presenza del sindaco di Rennes

In seguito a questi avvenimenti, nel pomeriggio il sindaco di Rennes ha visitato la lastra Kennedy. “Da quasi tre settimane, il distretto di Villejean è alle prese con una guerra tra trafficanti di droga. La violenza è aumentata negli ultimi giorni”, ha dichiarato. L’assessore, che ha parlato in giornata con il ministro dell’Interno e il prefetto, ha precisato in particolare: “In questo momento nel quartiere sono dispiegati importanti rinforzi di polizia e abbiamo garanzie per i prossimi giorni. La priorità assoluta è rafforzare la presenza delle Forze di Sicurezza Interna sul terreno, per fermare l’azione di questi criminali e proteggere la popolazione. Abbiamo anche istituito un’Unità di ascolto e supporto, che sarà schierata questa settimana per accompagnare e sostenere residenti e professionisti del quartiere”.

L’indagine su questo caso è stata affidata alla Divisione Crimine Organizzato e Specializzato del DCOS.


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