I funerali del cofondatore del Fronte nazionale Jean-Marie Le Pen, morto martedì all’età di 96 anni, si sono svolti sabato 11 gennaio nel primo pomeriggio nella chiesa della sua città natale, La Trinité (Morbihan), nell’intimità della famiglia e di alcuni parenti. L’ex leader dell’estrema destra francese dovrà poi essere sepolto nella cripta dove riposano i suoi genitori, nel cimitero situato a poche centinaia di metri dalla chiesa.
A metà pomeriggio, Marine Le Pen e una delle sue due sorelle, Marie-Caroline, seguite da diversi familiari, hanno percorso le poche centinaia di metri che separano la casa di famiglia dal piccolo Saint-Joseph, davanti a una piccola folla di curiosi e diverse decine di giornalisti. Alla cerimonia religiosa, durata un’ora e mezza, hanno partecipato in totale circa 200 persone.
Mentre martedì sera diverse centinaia di oppositori dell’estrema destra si sono riuniti in alcune città della Francia, tra cui Parigi, Lione e Rennes, per festeggiare con canti, fumogeni e fuochi d’artificio la morte di Jean-Marie Le Pen, prefetto del Morbihan, Pascal Bolot, sabato ha emesso un’ordinanza che vieta le manifestazioni nella città. Lo afferma il decreto “la personalità politica del defunto” era “probabile di attirare, accanto alla cerimonia religiosa e alla sepoltura, una grande folla composta sia da simpatizzanti ma anche possibilmente da oppositori”.
Leggi anche: Articolo riservato ai nostri abbonati Morte di Jean-Marie Le Pen, un paria politico, anche in famiglia
Leggi più tardi
Una seconda cerimonia giovedì a Parigi
Numerose forze di polizia sono state dispiegate anche nella cittadina di circa 1.700 abitanti e nel porto. Un centinaio di loro, tra cui uno squadrone di gendarmi mobili, sono stati mobilitati per evitare qualsiasi traboccamento, secondo l’Agence France-Presse. Un’altra cerimonia, “religioso e di omaggio”questa volta aperta al pubblico, è prevista giovedì 16 gennaio alle 11 nella chiesa Notre-Dame du Val-de-Grâce a Parigi, annessa alla diocesi degli eserciti francesi.
Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Le ultime confessioni di Jean-Marie Le Pen sulle torture durante la guerra d’Algeria: “Lo faccio agli ordini del mio capitano”
Leggi più tardi
Tribuno provocatorio, razzista e antisemita, Jean-Marie Le Pen è stato condannato per numerose sue dichiarazioni sulla Seconda Guerra Mondiale e per insulti omofobici. Eletto deputato nel 1956 sotto la IVe Repubblica, fece uscire l’estrema destra francese dalla sua marginalità nel corso della sua lunga carriera politica che segnò la Ve Repubblica. Questo veterano dell’Indocina è poi tornato in Algeria, dove ha utilizzato la tortura, cosa che ha ammesso prima di ritrattare. Il 21 aprile 2002, ha creato una sorpresa arrivando al secondo turno delle elezioni presidenziali dietro il uscente Jacques Chirac.
Jean-Marie Le Pen, dopo essere stato sposato con Pierrette Lalanne, madre delle sue figlie Marie-Caroline, Yann (lei stessa madre dell’eurodeputata Marion Maréchal) e Marine, ha sposato Jany Paschos per la seconda volta.
Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Morte di Jean-Marie Le Pen: alla RN, omaggi ambivalenti
Leggi più tardi