In Libano e a livello internazionale, i personaggi politici si rallegrano per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica libanese, dopo due anni di posto vacante a capo dello Stato. Giovedì, il comandante in capo dell’esercito, generale Joseph Aoun, ha vinto la battaglia con 99 voti nel secondo turno della sessione elettorale svoltasi in Parlamento alla presenza di 128 deputati.
L’ex presidente Amine Gemayel ha descritto l’elezione del nuovo presidente come “un’opportunità eccezionale che riflette le speranze dei libanesi e che permetterà al Paese di andare avanti e salvarlo”. Il discorso del Capo dello Stato conferma, secondo Gemayel, “la sua determinazione ad affrontare le sfide e costruire uno Stato di sovranità e unità nazionale” e “apre un futuro promettente per il Libano”.
Su questo stesso discorso si è soffermato anche il ministro uscente dell’Informazione, Ziad Makary, che racchiude “una certa visione per un Paese che è stato fortemente colpito dalla crisi economica, di sicurezza e sanitaria”.
In un intervento al canale egiziano Cairo News, ha elencato le molteplici qualità del generale Joseph Aoun che “ha saputo mantenersi ad uguale distanza da tutti” e che “riuscirà a superare le grandi sfide che il Paese si trova ad affrontare”.
Da parte sua, il ministro uscente dell’Industria, Georges Bouchikian, ha ritenuto che “l’elezione del generale Joseph Aoun a presidente della Repubblica è un progetto in sé, che apre la strada alla ricostruzione della nazione”. In questo contesto ha elogiato il suo “costante desiderio di sacrificarsi per il bene del Paese e del suo esercito”. “Il suo discorso delinea una road map che pone il Libano sulla via della ripresa e ripristina la sua posizione sulla scena internazionale”, ha affermato.
Nadim Gemayel, deputato di Kataëb, si è detto soddisfatto della “nuova pagina che si è aperta in Libano”. Ha quindi apprezzato il discorso d’insediamento del presidente Aoun, in cui “non ha in alcun modo qualificato la Siria come ‘paese fratello’, non ha menzionato le armi della Resistenza, l’equazione ‘esercito, popolo’, resistenza’ e tutte queste espressioni a cui ci riferiamo erano abituati al tempo della tutela siriana e iraniana in Libano”. In un’intervista ad al-Hadath, ha sottolineato che “parteciperemo tutti al progresso del Paese e che è giunto il momento per noi di far parte del governo che permetterà al Libano di aprirsi al mondo arabo e al mondo arabo”. ‘L’Occidente e lo sviluppo economico’. In questo contesto, ha sottolineato la necessità che il Libano “metta in atto una nuova legislazione in alcuni settori, in particolare in quello elettrico, bancario, amministrativo e finanziario”. Gemayel si è infine soffermato sulla questione della sicurezza, in particolare sul ritiro di Israele dai territori occupati nel sud del Libano, una volta trascorsi i sessanta giorni concordati per il cessate il fuoco.
L’ex segretario generale della Lega Araba Amr Moussa ha affermato che l’elezione di un presidente è “il primo passo verso un nuovo Libano”. In un’intervista rilasciata al quotidiano An-Naharsi è congratulato con il Libano per queste elezioni, mostrando fiducia nella missione affidatagli dal nuovo capo di Stato, che ha promesso di “porre fine all’occupazione israeliana in Libano”, sottolineando “l’impegno del Libano per una neutralità positiva”.
Personalità di diverse nazioni presentano i loro auguri a Joseph Aoun
Il nuovo capo dello Stato ha ricevuto numerose telefonate dai suoi omologhi di diversi paesi. Così i presidenti francesi, Emmanuel Macron; americano, Joe Biden; e l’egiziano Abdel Fattah el-Sissi si è congratulato con Aoun per la sua elezione alla presidenza della Repubblica. In questo senso tutti hanno ribadito il loro sostegno al Libano a tutti i livelli.
Anche il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso venerdì il suo sostegno al nuovo presidente libanese. “Sono convinta che il presidente Aoun sarà un leader affidabile e autorevole per il Libano, una nazione amica dell’Italia alla quale siamo legati da legami storici e profondi”, ha affermato in una nota.
Inoltre, l’Unione europea si è congratulata con il generale Joseph Aoun per la sua elezione a presidente della Repubblica libanese. In un messaggio indirizzatogli a nome di Kaja Kallas, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, si legge: “Questo passo importante rappresenta un momento di speranza e di rinnovamento per il popolo libanese”.
E rendere omaggio al lavoro dei deputati libanesi che “hanno dimostrato responsabilità e raggiunto un ampio consenso”. “Lo spirito di unità nazionale è essenziale per consentire la partecipazione di tutti i cittadini, di tutte le componenti della società, per superare gli effetti dei recenti conflitti, portare avanti gli sforzi di ricostruzione e intraprendere il percorso verso la stabilità politica e la ripresa sociale ed economica”, si legge nella stampa il rilascio è continuato.
L’Unione europea ha, in questo contesto, ribadito il suo fermo sostegno al popolo libanese. “Attendiamo con impazienza la rapida formazione di un governo a pieno titolo in grado di attuare un programma di riforme lungimirante. Ciò aprirà la strada a un rinnovato sostegno internazionale e a un pieno rilancio del partenariato UE-Libano”, conclude il testo.