Giovedì il tribunale di Parigi ha chiesto una pena detentiva sospesa a 18 mesi contro Stéphane Plaza. La conduttrice era sotto processo per “violenza abituale da parte del partner”.
Il tribunale di Parigi ha chiesto questo giovedì 9 gennaio una pena detentiva sospesa a 18 mesi e una multa di 10.000 euro contro Stéphane Plaza. Rischia fino a dieci anni di carcere e una multa di 150.000 euro.
“Dobbiamo ricordare oggi chi è la vittima e chi l’aggressore”, ha giustificato il pubblico ministero chiedendo la sentenza, “e non per fare della coppia una zona senza legge. Il signor Plaza ha fatto una scelta: quella della violenza per imporre la propria volontà all’interno coppia.
Stéphane Plaza ha parlato dei suoi pensieri suicidi
Stéphane Plaza è stato processato questo giovedì per “violenza abituale da parte di un partner” davanti alla 10a Camera del Tribunale di Parigi. Il conduttore è accusato di aver esercitato violenza fisica e psicologica su due suoi ex compagni tra agosto 2018 e settembre 2022.
Tra i fatti imputati al conduttore, il tribunale di Parigi ha citato le violenze fisiche che Stéphane Plaza avrebbe inflitto ai suoi compagni, uno di loro si era rotto un dito, e il clima di terrore che avrebbe creato.
Durante il processo, Stéphane Plaza ha ribadito “che non c’è stata violenza”. Ha parlato anche delle conseguenze dell’indagine sulla sua carriera di conduttore e ha parlato dei suoi pensieri suicidi.
“Non pensavo di essere così fragile. Da quando è venuta fuori questa vicenda, mi fa male il petto”, ha dichiarato sul banco dei testimoni.
“Nel dicembre del 2023. Mi sono alzato alle 2 di notte, mi sono vestito. Sono uscito sulla terrazza al 6° piano. Sono rimasto 30 secondi sulla ringhiera. Il mio unico obiettivo era farla finita. L’unica cosa che mi ha trattenuto è stato il fatto che mi sono detto: “Se salto, la gente penserà che sono colpevole”. Questa è l’unica cosa per cui sono tornato”, ha detto alla corte da Parigi.
Nel corso di questo processo, la difesa di Stéphane Plaza è consistita in parte nel far sembrare la vittima una bugiarda. Ma elementi hanno giocato contro di lui, e cioè che si tratta di due denuncianti, che è stata inserita una terza testimonianza nel fascicolo e che altri testimoni sono contro di lui.
La sentenza sarà pronunciata martedì 18 febbraio alle ore 13,30.
Vincent Vantighem con Matthieu Heyman