AA / Bogotà, Colombia / Laura Gamba
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato martedì che le autorità hanno arrestato sette “mercenari”, tra cui due cittadini americani, accusati di preparare atti terroristici nel paese.
“Oggi abbiamo arrestato sette mercenari stranieri, tra cui due mercenari di alto profilo provenienti dagli Stati Uniti”, ha detto Maduro in un discorso televisivo. “Hanno pianificato di commettere atti terroristici contro la pace del Venezuela”, ha aggiunto.
Tra gli arrestati ci sono due americani, due colombiani e tre ucraini. Tuttavia, Maduro non ha rivelato le loro identità né le accuse specifiche contro di loro.
Maduro ha affermato che questi individui avevano pianificato azioni violente prima del suo insediamento previsto per venerdì, ritenuto illegittimo dall’opposizione.
Il Consiglio elettorale nazionale del Venezuela ha proclamato Maduro vincitore del terzo mandato consecutivo dopo le elezioni di luglio, ma l’opposizione sostiene di aver vinto con una valanga di voti. Gran parte della comunità internazionale ha respinto i risultati elettorali, definendoli fraudolenti.
In effetti, le tensioni sono aumentate negli ultimi giorni dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto a Washington il leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia. Gonzalez si è anche recato in Argentina, Panama e Repubblica Dominicana, cercando il sostegno regionale dei paesi che riconoscono la sua pretesa alla presidenza.
L’opposizione ha invitato “milioni” di venezuelani a manifestare giovedì per bloccare la cerimonia di insediamento di Maduro.
Separatamente, Gonzalez ha riferito martedì che suo genero, Rafael Tudares, è stato rapito mentre accompagnava i suoi figli a scuola nella capitale, Caracas.
Lunedì il governo ha annunciato di aver arrestato 125 persone per presunte attività antigovernative.
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