Mauritania-Senegal: British Petroleum trasporta il primo gas naturale dal giacimento GTA

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In un comunicato stampa pubblicato il 2 gennaio 2025, British Petroleum e Kosmos Energy hanno annunciato di aver trasportato con successo il gas naturale estratto dal giacimento Grande tartaruga Ahmeyim (GTA). Questo giacimento di gas offshore, situato al confine tra Senegal e Mauritania, è stato ufficialmente inaugurato il 31 dicembre 2024, con l’apertura del suo primo pozzo.

Durante questa prima fase di sfruttamento, il gas naturale veniva estratto da pozzi sottomarini situati in acque profonde. Questo gas è stato trasportato con successo tramite condotte sottomarine ad un’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO), dove è stato sottoposto ad un primo trattamento volto ad eliminare acqua, condensa ed altre impurità.

Scoperto nel 2015, il deposito di Grand Tortue Ahmeyim contiene 15 trilioni di piedi cubi di gas naturale (circa 424 miliardi di metri cubi). Situato a circa 40 chilometri dalla costa, in acque che raggiungono i 2.850 metri di profondità, questo giacimento offshore è tra i più complessi al mondo. Le sfide tecniche legate a questa profondità hanno richiesto adattamenti specifici per l’installazione di successo della piattaforma di produzione di gas naturale liquefatto (GNL).

Dopo l’estrazione e il pretrattamento del gas naturale, la fase successiva di sfruttamento riguarda il trasporto del gas tramite gasdotti alla nave galleggiante GNL. SCUOLA SUPERIOREsituato a circa 10 chilometri di distanza, dove verrà raffreddato a temperatura molto bassa (criogenia) da liquefare e immagazzinare temporaneamente prima del carico su navi metaniere destinate all’esportazione.

Arrivando all’inizio del 2024, appartiene la nave per la liquefazione del gas naturale GIMI GNL Golarche lo gestisce con un contratto di affitto e sfruttamento (Contratto di locazione e gestione) per un periodo di vent’anni tra British Petroleum e Golar LNG.

Secondo Kosmos Energy, questo primo flusso di gas naturale dal giacimento GTA costituisce un importante punto di passaggio verso il raggiungimento dell’obiettivo di produzione giornaliera di 90.000 barili di petrolio equivalente. Questo aumento della produzione garantirà la consegna di un primo carico di GNL a partire dal primo trimestre del 2025, segnando così l’inizio della fase di produzione commerciale e generando i primi ricavi da questo megaprogetto.

Ricordiamo che questo progetto di produzione di gas naturale liquefatto (GNL) è realizzato da un consorzio guidato da British Petroleum, che detiene una quota del 56%. Completano la tavola rotonda Kosmos Energy (27%), la società senegalese Petrosen (10%) e la mauritana SMH (7%).

Lo sviluppo della seconda fase di sfruttamento di questo giacimento consentirà di aumentare la produzione annua fino a 5 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto. Tuttavia, nei media circolano diverse voci sull’intenzione della British Petroleum di abbandonare lo sviluppo di questo progetto, a causa dei costi relativamente elevati e dell’intenzione attribuita ai decisori mauritani e senegalesi di rinegoziare i contratti.

Senegal: verso una maggiore trasparenza nello sfruttamento degli idrocarburi

Nel suo discorso di Capodanno, il presidente senegalese Bassirou Faye ha annunciato una riforma del Comitato di orientamento strategico per il petrolio e il gas, per includere più rappresentanti dell’opposizione, della società civile ed esperti. L’obiettivo è garantire uno sfruttamento trasparente e sostenibile delle risorse di petrolio e gas a beneficio di tutti i senegalesi, come promesso durante la campagna elettorale.

Mappa della localizzazione dei blocchi di esplorazione offshore di idrocarburi del Senegal (fonte: Petrosen)

Con questo obiettivo, il Primo Ministro senegalese, Ousmane Sonkoha nominato, lo scorso agosto, una commissione il cui compito era quello di rivalutare i contratti firmati dal Senegal in settori chiave dell’economia, in particolare gli idrocarburi e le miniere. Sebbene non si tratti di un’operazione di nazionalizzazione, questa commissione dovrebbe esaminare tali convenzioni e verificarne il rispetto per preservare i diritti dei cittadini senegalesi.

Oltre al giacimento petrolifero di Sangomar, il cui sfruttamento è iniziato nel 2024, il Senegal dispone di un altro giacimento di gas naturale più grande. Questi sono i campi di Teranga e di Yekaar, le cui risorse sono stimate in quasi 25 trilioni di piedi cubi (o circa 707 miliardi di m3). La decisione finale sugli investimenti per lo sviluppo di questi giacimenti dovrebbe essere presa nel corso di quest’anno, rendendo possibile prevedere l’avvio della produzione già nel 2026.

Mauritania: “gigantesche” risorse di gas in attesa di sviluppo

Da parte sua, la Mauritania dispone di un giacimento di gas ancora più grande, noto come giacimento di gas. Birallahcon riserve stimate in 50 trilioni di piedi cubi (circa 1,41 trilioni di m3 o 1,410 miliardi di m3). Tuttavia, la sua attività è attualmente sospesa a causa del rifiuto del governo mauritano di rinnovare il contratto con la British Petroleum, che aveva richiesto un periodo di tre anni per realizzare lo studio di fattibilità di questo progetto.

Ubicazione del deposito di Bir Allah (Fonte: British Petroleum)

Mentre il governo mauritano ha deciso di prendersi il tempo necessario per selezionare il miglior operatore per questo mega giacimento, ha deciso di affidare lo sfruttamento del giacimento Banda (33 miliardi di mc) ad un consorzio egiziano ed emiratino, precedentemente abbandonato da Tullow Oil e New Fortress Energy.

L’imminente avvio dello sfruttamento del gas naturale di Grand Tortue Ahmeyim ha rilanciato la produzione di idrocarburi in Mauritania, ponendo così fine ad un periodo di inattività seguito alla cessazione della produzione nel 2017 nel giacimento petrolifero di Cosa fai?.

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