Giovedì, nel corso di un viaggio a Marsiglia, il nuovo ministro della Giustizia ha dichiarato di voler “inasprire le pene contro chi minaccia e corrompe gli agenti dello Stato”.
Pubblicato il 01/02/2025 15:36
Aggiornato il 01/02/2025 15:53
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Gérald Darmanin continua il servizio post-vendita dei suoi annunci. Il nuovo ministro della Giustizia, in visita a Marsiglia, ha dichiarato giovedì 2 gennaio ciò che desidera “colpisci il portafoglio” trafficanti di droga che ora hanno abbastanza mezzi per farlo “corrotto” agenti statali o minacciarli. Ha anche detto ai giornalisti che avrebbe voluto farlo “mezzi contro il riciclaggio di denaro”a seguito di interrogatori presso il tribunale giudiziario di Marsiglia.
Lo ha sottolineato il ministro “le pene detentive non sono del tutto dissuasive per i delinquenti più gravi (…), talvolta condannati a decenni di carcere senza fermare i loro traffici”. Il ministro ha particolarmente menzionato “confisca di beni illeciti, denaro, automobili, immobili”in Francia e all’estero. Annunciò quindi che sarebbe andato “intorno al 20 gennaio” negli Emirati Arabi Uniti, dove prosperano alcuni trafficanti di droga identificati“migliorare la cooperazione giudiziaria”.
“La questione del riciclaggio di denaro deve essere la più importante, perché possiamo danneggiare i trafficanti ancor prima che vengano condannati”ha insistito Gérald Darmanin, ricordandolo“esiste una legge che consente il sequestro prima della sentenza”. Questa legge approvata lo scorso maggio mirava già a migliorare l’efficacia dei sistemi di sequestro e confisca dei beni criminali. “Quando la criminalità organizzata avrà risorse sufficienti per avere reti telefoniche parallele, per avere circuiti finanziari all’estero, per poter investire denaro (…) nel settore immobiliare, nella ristorazione, (.. .) e per poter corrompere agenti o minacciare loro, (…) siamo a un punto di svolta per la Repubblica e dobbiamo svegliarci collettivamente.”
Il ministro ha quindi espresso il suo desiderio “incrementiamo le condanne a coloro che corrompono e/o minacciano questi agenti dello Stato”. Ha dichiarato la sua intenzione di donare “istruzioni nella circolare di politica penale ai pubblici ministeri affinché gli attacchi, le minacce e la corruzione contro i pubblici ufficiali siano perseguiti con la massima fermezza” et “particolarmente condannato”.
Ritornando alla sua controversa proposta di rafforzare l’isolamento in detenzione “dei 100 maggiori trafficanti di droga”Gérald Darmanin ha spiegato che voleva fare “una sorta di programma ‘starter’”D’“mostra appartamento”come nel settore immobiliare. “Noto che da quando questi narcobanditi sono stati messi in isolamento, un certo numero di omicidi mirati si sono fermati”ha sostenuto, spiegando di averlo chiesto all’amministrazione penitenziaria “dategli i 100 profili richiesti”quindi allora “possiamo mostrare questo appartamento modello, che spero generalizzeremo a tutti coloro che continuano il loro traffico carcerario”.