Un Consiglio della Federazione all’ombra di Donald Trump

Un Consiglio della Federazione all’ombra di Donald Trump
Un Consiglio della Federazione all’ombra di Donald Trump
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I premier delle province e dei territori si incontreranno fino a lunedì a Toronto per discutere delle relazioni tra Canada e Stati Uniti, poiché da questa parte del confine si avverte lo spettro di Donald Trump.

Il presidente eletto minaccia di imporre dazi del 25% su tutte le merci provenienti da Canada e Messico a meno che entrambi i paesi non agiscano per fermare l’afflusso diimmigrati clandestini e fentanil.

Le relazioni tra i due paesi saranno all’ordine del giorno dei colloqui dei primi ministri in questa riunione del Consiglio della Federazione.

Rispondere a Trump?

Tuttavia, all’interno delle province vi è disaccordo sulla strategia da adottare di fronte alla spada di Damocle che incombe sull’economia canadese.

Mentre il primo ministro dell’Ontario, Doug Ford, è favorevole a una linea dura – proponendo di tagliare le energie agli americani – il suo omologo del Quebec, François Legault, ritiene che si debba puntare di più a compiacere Donald Trump per quanto riguarda gli immigrati che attraversano il Canada verso gli Stati Uniti. Stati.

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I primi ministri Doug Ford, Tim Houston e François Legault non sono d’accordo su come rispondere alle minacce di Donald Trump.

Foto: The Canadian Press / Darren Calabrese

La premier dell’Alberta Danielle Smith afferma che l’Alberta non porrà fine alle esportazioni di petrolio e gas in nessuna circostanza. La signora Smith ha indicato di preferire fortemente questo approccio diplomatico.

Contro l’idea di Doug Ford è contrario anche il premier di Terranova e Labrador, Andrew Furey.

Nell’intervista a CBCil premier del Saskatchewan Scott Moe ha indicato che non vuole che il Canada imponga tariffe in risposta alla minaccia di Trump.

Il premier della Columbia britannica David Eby, dal canto suo, non ha escluso l’idea di una ritorsione tariffaria contro gli Stati Uniti, secondo l’emittente pubblica.

Il governo federale ha già fatto sapere che intende reagire se il presidente eletto porterà avanti la sua minaccia.

Domenica sera i responsabili provinciali e territoriali pranzeranno insieme. Lunedì alle 14 è prevista una conferenza stampa.

Canada

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