Tagli al riscaldamento: una possibile riduzione dell’affitto?

Tagli al riscaldamento: una possibile riduzione dell’affitto?
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È un tuo diritto

Tagli riscaldamento: riduzione dell’affitto possibile?

Ogni settimana, gli avvocati di Asloca Ginevra e della Camera immobiliare di Ginevra rispondono alle vostre domande.

Pierre Stastny– Avvocato, Asloca Ginevra

Pubblicato oggi alle 11:32

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Domanda di Jacques B. da Ginevra: “Il mio edificio ha subito tagli al riscaldamento e all’acqua calda durante la stagione fredda, almeno 30 volte in due mesi. Posso rifiutarmi di versare il saldo richiesto dalla direzione a fine stagione?

Il locatore è tenuto a restituire i locali al locatario in condizioni tali da consentirne l’uso per lo scopo concordato.

Per gli edifici residenziali e commerciali ciò implica in linea di principio la possibilità di beneficiare del riscaldamento e dell’acqua calda. Se il locatore non adempie a tale obbligo, indipendentemente dal motivo, il locatario può chiedere un risarcimento sotto forma di riduzione del canone netto (ovvero dell’importo pagato, escluse le spese). Questa, a seconda dell’intensità e della durata del disagio, può variare da una piccola percentuale al 100% se l’oggetto noleggiato diventa inutilizzabile a causa del difetto (esempio: mancanza di riscaldamento per uno chalet in montagna).

A Ginevra, ogni inquilino molto spesso paga separatamente dall’affitto, come spese accessorie, un deposito per il riscaldamento e l’acqua calda. Alla fine dell’anno, il locatore gli rendiconta, tramite un estratto conto, le spese sostenute e gli rimborsa un importo o, al contrario, richiede il saldo.

L’interruzione dei servizi di acqua calda e riscaldamento ha quindi un doppio impatto. In primo luogo comporta la perdita dell’uso dell’oggetto noleggiato e quindi il diritto al risarcimento. In secondo luogo, ciò dovrebbe logicamente portare ad una riduzione delle spese del locatore. Ricordiamo che la manutenzione di un impianto difettoso, che comporta dei costi, non può essere inclusa nella bolletta del riscaldamento, poiché le spese di manutenzione sono coperte dall’affitto e non dalle cauzioni.

Sarà quindi opportuno chiedere al nostro lettore una riduzione del canone per i disagi subiti presso la propria agenzia, inviandogli una lettera ricordando le date delle varie interruzioni del servizio. Se paga ad esempio 1800 franchi di affitto al mese, spese escluse, la riduzione di almeno il 15% (eventualmente di più a seconda delle circostanze) a cui ha diritto equivale a un indennizzo di 540 franchi.

Richiedere che il saldo del rendiconto delle spese accessorie venga corretto in considerazione del disagio subito è più complicato e soprattutto meno interessante dal punto di vista finanziario.

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