Almeno 2,6 trilioni di dollari entro il 2030 per combattere il degrado del territorio
Secondo un rapporto pubblicato martedì (3 dicembre) dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione (CNULCD), saranno necessari almeno 2,6 trilioni di dollari entro il 2030 per ripristinare più di un miliardo di ettari di terreno degradato e migliorare la resilienza globale alla siccità.
>> Il degrado del territorio e la siccità minacciano la sicurezza delle persone
Un uomo pianta un giovane albero nel nord del Burkina Faso. |
Foto: ONU/CVN |
Il rapporto, intitolato “Investire nel futuro del territorio: valutazione delle esigenze finanziarie per l’UNCCD”, evidenzia che per combattere la desertificazione e il degrado del territorio tra il 2025 e il 2030 saranno necessari 355 miliardi di dollari all’anno. Tuttavia, gli investimenti necessari sono ancora insufficienti: 278 miliardi USD all’anno.
Pubblicato nel corso del 16e Conferenza delle parti (COP16) dell’UNCCD, questo rapporto evidenzia che i finanziamenti per il ripristino dei terreni sono in aumento, ma permangono gravi deficit, in particolare in Africa, dove sono necessari 191 miliardi di dollari ogni anno per ripristinare 600 milioni di ettari di terreni degradati.
L’UNCCD stima che fino al 40% del territorio sia degradato a livello globale, colpendo più di 3,2 miliardi di persone. Senza un intervento finanziario rapido, le conseguenze socioeconomiche del degrado del territorio potrebbero aumentare, portando all’instabilità e alla migrazione forzata.
I piccoli agricoltori del Kenya settentrionale stanno lottando per coltivare la loro terra in condizioni sempre più aride. |
Foto: ONU/CVN |
Entro il 2050, avverte il rapporto, la produttività delle colture in alcune regioni potrebbe diminuire di quasi il 50%, portando a un aumento dei prezzi alimentari fino al 30% e aggravando ulteriormente l’insicurezza alimentare, in particolare nelle regioni vulnerabili.
Investire nel ripristino del territorio, tuttavia, offre guadagni significativi, generando fino a otto dollari in benefici sociali, ambientali ed economici per ogni dollaro speso, osserva il rapporto.
“Ogni dollaro investito nella salute del territorio è un dollaro investito nella biodiversità, nel clima e nella sicurezza alimentare. La buona notizia è che il mondo potrebbe risparmiare miliardi di dollari ogni anno e guadagnare altri trilioni ripristinando la salute dei terreni e sviluppando la resilienza alla siccità”, ha dichiarato il segretario esecutivo dell’UNCCD, Ibrahim Thiaw.
Xinhua/VNA/CVN