AA / Johannesburg / Hassan Isilow
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha dichiarato martedì, durante la cerimonia ufficiale per assumere la presidenza sudafricana del G20 a Città del Capo, che il Sudafrica sosterrà la Nigeria affinché diventi membro del G20.
Si tratta di una novità assoluta: un Paese africano guiderà il gruppo delle nazioni potenti secondo un principio di rotazione annuale.
“La Nigeria avrà pieno sostegno da parte nostra. Siamo stati un membro isolato del G20. Dovremo far sentire la voce dell’Africa, che è stata trascurata”, ha detto Cyril Ramaphosa, aggiungendo che l’Africa del Sud sosterrà la Nigeria così come ha sostenuto la Nigeria. L’Unione Africana diventerà membro del G20.
L’Unione Africana è stata accettata come membro permanente del G20 al vertice del blocco tenutosi a Nuova Delhi lo scorso anno.
Lunedì la Nigeria ha espresso il desiderio di unirsi al gruppo e ha cercato il sostegno del Sudafrica.
Secondo quanto riportato dai media, il ministro degli Affari esteri della Nigeria, Bianca Odumegwu-Ojukwu, ha presentato la richiesta durante l’undicesima sessione ministeriale della commissione binazionale tra Sudafrica e Nigeria, che si è tenuta lunedì a Heading.
Domenica il Sudafrica ha assunto ufficialmente la presidenza del G20.
Cyril Ramaphosa ha affermato che la presidenza sudafricana del G20 arriva in un momento in cui il mondo si trova ad affrontare gravi sfide, tra cui il peggioramento della crisi climatica, i conflitti, le guerre e l’instabilità geopolitica, che stanno portando a difficoltà e ulteriori sofferenze.
Ha aggiunto che ciò avviene in un momento di grande cambiamento tecnologico, che presenta sia opportunità che rischi.
“Lavorando insieme ai membri del G20 e costruendo partenariati all’interno della società, il Sudafrica lavorerà per sfruttare la volontà e la capacità globale di affrontare queste sfide”, ha affermato Cyril Ramaphosa.
Ha aggiunto che il suo Paese utilizzerà la sua presidenza del G20 per compiere progressi urgenti verso obiettivi comuni attraverso una serie di azioni prioritarie.
“In primo luogo, dobbiamo adottare misure per rafforzare la resilienza alle catastrofi. Il numero crescente di disastri naturali indotti dal clima sta colpendo paesi di tutto il mondo, con un impatto devastante su coloro che non possono permettersi i costi della ripresa e della ricostruzione”, ha sottolineato il presidente sudafricano .
Ha continuato: “Porteremo la questione al livello di leadership, invitando la comunità globale, comprese le istituzioni finanziarie internazionali, le banche di sviluppo e il settore privato, a intensificare la ricostruzione post-disastro”.
Cyril Ramaphosa ha affermato che Pretoria si concentrerà anche sull’adozione di misure per garantire la sostenibilità del debito per i paesi a basso reddito. Il Sudafrica utilizzerà la sua presidenza anche per mobilitare fondi per una giusta transizione energetica.
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