Albert Rösti è considerato dagli elettori il membro più influente del Consiglio federale. Il ministro dei trasporti precede di poco il ministro delle finanze Karin Keller-Sutter. I romani sono in ritardo.
Secondo il sondaggio dell’Istituto Sotomo, quasi due terzi (64%) degli intervistati ritiene che Albert Rösti sia il membro più influente del Consiglio federale. Nel precedente barometro del 2023 il bernese si trovava al terzo posto. Alain Berset era allora considerato l’uomo forte del Consiglio federale.
Come l’anno scorso, Karin Keller-Sutter è al secondo posto. Il sessanta per cento degli intervistati ritiene che i radicali siano i più influenti. La percentuale scende poi al 26% per la centrista Viola Amherd, che arriva al terzo posto.
I due consiglieri federali del PS, Beat Jans ed Elisabeth Baume-Schneider, si collocano in fondo alla classifica con rispettivamente l’8% e il 6%. Il 12% degli intervistati considera Guy Parmelin influente. Ignazio Cassis ha ottenuto il 13% dei voti.
Il PS sta perdendo slancio
Dal sondaggio emerge che la popolazione ritiene che il PS abbia perso molta influenza dopo la partenza del friburghese Alain Berset. L’UDC ha invece vinto grazie al bernese Albert Rösti. Jans e Baume-Schneider finora non sono riusciti a seguire le orme dei loro predecessori socialisti, ritengono gli autori dello studio.
L’indagine riguarda anche la direzione del Consiglio federale. Il 39% giudica il governo troppo di destra e il 32% troppo di sinistra. L’orientamento del college è corretto per il 29% degli intervistati.
La percentuale di persone che giudicano il Consiglio federale troppo di destra continua ad aumentare dal 2021. È passata dal 24% al 39%, precisano gli autori dello studio. La quota di coloro per i quali il governo è troppo di sinistra è rimasta pressoché stabile nello stesso periodo.
misc, ats
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