Vevey, La Tour-de-Peilz e Groupe E uniscono le forze per sviluppare una grande rete termica intercomunale e multienergia (RET). Ciò potrebbe coprire, entro il 2050, il 60% del fabbisogno di calore delle due città vodesi.
ATS
Dopo lo studio, questo RET dovrà essere realizzato mediante l’estensione e l’interconnessione delle due reti termiche esistenti già gestite dal Groupe E. Si tratta della centrale elettrica a legna CAD-Gilamont a Vevey della Rete Lac à La Tour -de-Peilz.
La sua natura multienergetica, cioè con più fonti di energia, renderà la RET “più robusta garantendo una migliore sicurezza dell’approvvigionamento”, hanno spiegato lunedì i tre partner in un comunicato stampa.
Aggiungono che tra le infrastrutture esistenti, la stazione di pompaggio dell’acqua del Lago Maladaire beneficia di “un potenziale ancora molto significativo”. Aggiungendo la centrale a legna CAD-Gilamont, la RET potrà svilupparsi razionalizzando gli importi legati agli investimenti e all’esercizio, il che favorirà “prezzi energetici interessanti”.
L’avvio di questa collaborazione tripartita segna “il punto di partenza di un progetto su scala regionale che consenta di decarbonizzare in modo massiccio l’approvvigionamento termico dei territori delle due Città”, prosegue il comunicato.
Entro la fine dell’anno, il Groupe E, in collaborazione con i due comuni, effettuerà degli studi per confermare la fattibilità del progetto. L’avvio dei primi lavori è previsto per il 2027-2028.
gsi, ats
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