Processo al boia di Paolo, violentato e ucciso con le forbici perché transgender

Processo al boia di Paolo, violentato e ucciso con le forbici perché transgender
Processo al boia di Paolo, violentato e ucciso con le forbici perché transgender
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Era un giorno libero sinonimo di riposo eterno. Scegliendo di non andare al lavoro, questo mercoledì 7 aprile 2021, Paul Migeon ha firmato suo malgrado la sua condanna a morte. Questo lavoratore temporaneo di 42 anni è morto in circostanze sordide, sodomizzato con la forza e poi ucciso con le forbici nella sua abitazione, una modesta F 2 che aveva affittato in Avenue de Laon a Reims (Marna) e dove l'autore di questi atti atroci era stato avviato fuoco. Un sospettato che allora era sotto controllo giudiziario in un procedimento penale.

Il processo contro il presunto boia di Paul Migeon si aprirà lunedì 2 aprile davanti alla Corte d'Assise della Marna. Jean-Paul I., 30 anni, è accusato di stupro aggravato e omicidio perché questi crimini sarebbero stati commessi a causa dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere della vittima. La comparizione di questo originario di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), che aveva ammesso i fatti prima di ritrattare, è tuttavia sospesa a causa del suo stato di salute mentale rivelato da una recentissima perizia e tale da comportare il rinvio di oltre tre giorni dell'udienza prevista. giorni.

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