I tre gruppi di sinistra (socialisti, ambientalisti, comunisti) hanno deciso di manifestare la loro “rabbia” disertando l'emiciclo dopo la richiesta del governo di riesaminare le misure già votate.
Pubblicato il 01/12/2024 20:03
Aggiornato il 01/12/2024 21:11
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Sessione domenicale tempestosa alla Camera alta: il Senato ha approvato, domenica 1° dicembre, la parte “entrate” del bilancio dello Stato per il 2025 dopo il boicottaggio del voto da parte della sinistra. Dopo sette giorni e sei notti di dibattito al Palazzo del Lussemburgo, i senatori, che sostengono il governo, hanno votato con 200 voti favorevoli e 15 contrari per la prima parte, dedicata alle entrate del Paese. Ma la seduta è stata interrotta da numerosi incidenti, poiché i tre gruppi di sinistra (socialisti, ambientalisti, comunisti), in minoranza, hanno deciso di manifestare la loro “rabbia” disertando l'emiciclo e boicottando le ultime ore del dibattito e del voto.
All'alba di una settimana ad alto rischio per il governo, che gioca la propria sopravvivenza davanti ai deputati su un altro testo di bilancio – il bilancio della Previdenza sociale -, i disordini politici sono così arrivati all'Alta Assemblea con un botto, ordinario, molto più calmo e sottomesso dell’Assemblea nazionale.
Gli eletti della sinistra hanno criticato la scelta del governo e della maggioranza senatoriale – un'alleanza di centro-destra -, che hanno chiesto all'ultimo minuto che si tenesse una seconda deliberazione su diverse decine di misure votate tuttavia durante la settimana per alzata di mano. Nella maggior parte dei casi si trattava di tasse o misure votate contro il parere della commissione Finanze e del ministro dei Conti pubblici Laurent Saint-Martin, talvolta con alleanze alternative tra la sinistra e i centristi.
“Questo governo di minoranza ha scelto invece di rivolgersi alla sua destra e alla sua estrema destra confutando tutte le argomentazioni della sinistra”criticava il comunista Pascal Savoldelli, denunciandolo a “forza aggiuntiva”. “Abbiamo appena inventato un nuovo strumento: senatoriale 49.3 Passiamo ore, giorno e notte, a votare misure, a trovare compromessi E con un gesto della mano le deliberazioni vengono spazzate via”. ha denunciato il socialista Thierry Cozic all'AFP.