AA/Gaza
La Difesa Civile di Gaza ha annunciato domenica che quasi 100 palestinesi sono stati uccisi nei massacri commessi dall’esercito israeliano nelle ultime 24 ore, come parte di una pulizia etnica che dura da più di un anno.
“Quasi 100 palestinesi sono stati martirizzati nella carneficina israeliana delle ultime 24 ore, a seguito dei bombardamenti nella Striscia”, ha detto in una nota il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal.
“Il massacro più mortale è stato il risultato del bombardamento di una casa appartenente alla famiglia Al-Araj a Tal al-Zaatar, nel nord della Striscia, che ospitava più di 40 persone”, ha riferito.
“La difesa civile rimane arbitrariamente paralizzata in tutte le aree a nord di Gaza a causa della continua aggressione israeliana, con migliaia di cittadini privati dell’assistenza umanitaria e medica”, ha aggiunto.
Il portavoce ha inoltre ricordato che “l’esercito israeliano ha attaccato le squadre della Protezione civile il 23 ottobre, ha preso il controllo della maggior parte dei loro veicoli e li ha dispersi verso il centro e il sud della Striscia, rimuovendone 10”.
Il 5 ottobre, l’esercito israeliano ha invaso il nord della Striscia di Gaza con il pretesto di “impedire ad Hamas di riprendere il potere nella regione”.
Mentre i palestinesi sostengono che Israele vuole occupare il nord della Striscia di Gaza e farne una zona cuscinetto dopo averli spinti all’esodo, sotto il fuoco di continui bombardamenti sanguinosi e di un rigido assedio che impedisce l’ingresso di cibo, acqua e medicine .
Con l’assoluto sostegno americano, Israele ha commesso un genocidio nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, lasciando oltre 149.000 vittime palestinesi, tra morti e feriti, la maggior parte dei quali bambini e donne, e più di 11.000 dispersi in un contesto di massa distruzione e carestia mortale, che provocano decine di vittime, tra cui bambini e anziani, in uno dei peggiori disastri umanitari del mondo.
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