Il dibattito sulla poligamia continua ad alimentare discussioni in Senegal, spesso in opposizione a tradizioni, religione e sviluppi sociali. Durante la sua recente apparizione nel programma di Maïmouna Ndour Faye su 7TV, la cantante senegalese Coumba Gawlo Seck ha rilasciato una dichiarazione che non ha mancato di suscitare reazioni. Ma una risposta incisiva da parte dell’Imam Rafahi Mbacké gli è già stata data in passato.
Nel suo intervento, Coumba Gawlo Seck ha sottolineato il ruolo centrale delle donne nella società senegalese e il loro innegabile contributo al benessere familiare. Dice: “Se una donna lavora e guadagna soldi, investe nel miglioramento della casa: compra nuovi mobili, migliora le condizioni di vita della sua famiglia. Ma un uomo in una situazione simile sarebbe più propenso a sposare direttamente una seconda moglie, spesso senza migliorare la vita della prima. »
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Questi commenti, percepiti da alcuni come una critica implicita alla poligamia, hanno subito scatenato una reazione. L’imam Rafahi Mbacké, figura influente nel dibattito religioso in Senegal, aveva già espresso il suo disaccordo in modo diretto e chiaro: “In cosa si impegna Coumba Gawlo Seck per spiegare agli imam i temi che devono affrontare durante i sermoni del venerdì? In quale moschea è stata vista una volta pregare le preghiere del venerdì, le preghiere delle festività religiose? »
Per l’imam, questo tipo di dichiarazioni sconfinano nell’ambito religioso, uno spazio dove, secondo lui, tutto è già deciso. Ha così ricordato la posizione dell’Islam sulla poligamia: “L’Islam ha già deciso su questo tema della poligamia. Il profeta Maometto ordinò ai musulmani di avere diverse mogli (4 al massimo) e di cercare di avere quanti più figli possibile. »
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